Amalasunta
Amalasunta, regina dei Goti, (n. 498 ca, + 535), era figlia di Teodorico il Grande, re dei Goti.Nel 515 sposò Eutarico, erede al trono della stirpe degli Amali, il quale in precedenza viveva in Spagna. Eutarico morì dopo pochi anni, nel 522, lasciandola con due figli, il maggiore era Atalarico di cinque anni, e Matasuenta. Alla morte di Teodorico, nel 526, succedette al nonno materno Teodorico sotto la reggenza della madre. Profondamente influenzata della vecchia cultura romana, Amalasunta diede all'istruzione di quel figlio un'impostazione più raffinata e letteraria che andava ben aldilà dei soggetti gotici. Consapevole della sua impopolarità lei bandì, e successivamente mise a morte, tre nobili gotici che sospettava di cospirare contro la suo potere ed alla stesso tempo aprì dei negoziati con l'imperatore Giustiniano I, con la prospettiva di fuggire con il tesoro Gotico fino a Costantinopoli. La morte di suo figlio, avvenuta nel 534 cambiò di questa propensione all'intrigo.
Oramai regina, Amalasunta scelse Teodato, duca di Tuscia, come compagno (e non come qualcuno asserisce, come marito, dal momento che la moglie di lui era vivente), con l'intento di rafforzare la propria posizione. La scelta fu particolarmente infelice, dal momento che Teodato, nonostante la patina di uomo di lettere, si dimostrò un traditore vigliacco. Fomentò il malcontento dei Goti, i quali o dietro suo ordine o comunque con il suo permesso, imprigionarono Amalasunta sull'isola Martana del Lago di Bolsena, dove nel 535 fu uccisa in bagno.
Le lettere di Cassiodoro, primo ministro e consigliere letterario di Amalasunta, insieme alle storie di Procopio e Giordano, ci hanno fornito le principali informazioni sul personaggio di Amalasunta.
Il testo originario è stato ricavato da un'enciclopedia del 1911.
