Bagolaro
'Bagolaro | |
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REGNO | Plantæ |
DIVISIONE | Magnoliophyta (Angiosperme) |
CLASSE | Magnoliopsida (Dicotiledoni) |
ORDINE | Urticales |
FAMIGLIA | Ulmaceæ |
NOME BOTANICO | Celtis australis L |
; Portamento : pianta arborea di 10-25 m. Rami giovani pubescenti. Chioma globosa, tronco dritto e scanalato da adulto fino alla base, con robuste ramificazioni principali e rametti flessibili.
; Corteccia : compatta, fessurata solo sui tronchi longevi, di colore grigiastro e liscia.
; Foglie : con picciolo di 5-15 mm e lamina di 2-6×5-15 cm, alla base cuoriformi o arrotondate.
; Fiori : maschili e bisessuali di 2-3 mm, nella stessa inflorescenza. Fiorisce fra aprile e maggio.
; Frutti : subsferici e del diametro di 8-12 mm, sono drupe biancastre, che con la maturazione divengono scure.
; Habitat e Diffusione : È comune in tutto il territorio italiano, però spesso è coltivato e naturalizzato; si trova in boschi aridi su calcari fino agli 800 m di altitudine. Di origine Euri-mediterranea con baricentro nella zona orientale.Descrizione della specie
Sembra che il nome comune di questa pianta derivi da Bagola, termine dialettale del Nord che significa “manico”, per la sua conosciuta bontà nell'utilizzo del suo legno per manici di fruste.
Il suo legno si presenta chiaro, duro, flessibile, tenace ed elastico e di grande durata è ricercato per mobili, manici, attrezzi agricoli e lavori al tornio.