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Caserta

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Caserta
Paese: Italia
Regione: Campania
Provincia: Caserta  (CE)
Latitudine: 41° 04‘ Nord
Longitudine: 14° 20‘ Est
Altitudine:  m s.l.m.
Superficie: 53.07 km2
Popolazione:
 - Totale
 - Densità

75005 abitanti
1415 ab/km2
Frazioni: Briano, Casertavecchia, Casola, Casolla, Centurano, Ercole, Falciano, Garzano, Mezzano, Piedimonte di Casolla, Pozzovetere, Puccianiello, Sala di Caserta, San Benedetto, San Clemente, San Leucio, Santa Barbara, Staturano, Tredici, Tuoro, Vaccheria
Comuni limitrofi: Capua, Casagiove, Castel Morrone, Limatola, Maddaloni, San Nicola la Strada, San Prisco, Sant'Agata de' Goti, Valle di Maddaloni
CAP: 81020 (Caserta Vecchia, Casola di Caserta)81100 (capoluogo e rimanenti frazioni)
Prefisso telefonico 0823
Codice ISTAT: 061022
Codice fiscale: B963
Abitanti (nome): casertani
Sito istituzionale: [1]

Caserta è un comune di 75mila abitanti, capoluogo dell'omonima provincia campana.

Il comune comprende il capoluogo, omonimo, e numerosi altri centri abitati, alcuni dei quali comuni autonomi prima del regime fascista, tra cui il borgo medievale di San Leucio, famoso per la seta e per il real belvedere. Il capoluogo è uno dei tre abitati che si sono andati realizzando intorno alla reggia borbonica, costruita a partire dal 1650, in quello che allora era territorio di Casanova (ribattezzata poi Casanova e Cuccagna e divenuta Casagiove sotto il fascismo), dal celebre architetto napoletano Luigi Vanvitelli ad imitazione di quella di Versailles; si tratta di uno dei monumenti italiani più visitati, in cui finemente decorate sono le stanze e di gran pregio è il giardino, una delle più vaste aree verdi della Campania, degno di quanto meglio nel genere il Settecento sia riuscito a produrre. Tali abitati sono San Nicola la Strada, San Marco Evangelista (già Masserie) e per l'appunto Caserta, chiamata così in onore del villaggio medievale di Tor Lupara, in dialetto Casa Irta, completamente spopolatosi a causa della forte emigrazione in pianura dei suoi abitanti. Tale villaggio era in gran parte ricompreso nel territorio dell'attuale Casertavecchia, frazione di Caserta da cui dista circa dieci chilometri. Negli anni '20 Mussolini istituì la provincia di Terra di Lavoro con capoluogo Caserta. La provincia, scorporata da quella di Napoli, comprendeva tutta l'attuale provincia di Caserta e buona parte dell'agro nolano, una grande fetta dell'agro pontino e quasi tutta la Ciociaria (tutto il cassinate e tre quarti di frusinate), nonché le isole ponziane. Successivamente la provincia fu soppressa e ripartita tra le province di Napoli e Roma. Istituite le province di Littoria (ora Latina) e Frosinone, la provincia di Terra di Lavoro fu ristabilita con il nome di provincia di Caserta e con un territorio molto meno esteso (parte del litorale domitio-flegreo, casertano, aversano, tre comuni dell'area atellana e alcuni comuni del basso Sannio). Quando negli anni '60 in attuazione del titolo V della Costituzione furono istituite le regioni, il disegno di legge approvato ha creato un confine innaturale tra le regioni Lazio e Campania, assegnando le province di Latina e Frosinone (legate da solidi legami culturali e per anni anche amministrativi con Napoli e Caserta) al Lazio e suddividendo la Lucania tra Campania (Cilento, Vallo di Diano, golfo di Policastro) e Calabria (golfo di Policastro), lasciando autonoma la parte della Lucania denominata Basilicata, comprendente anche un comune del golfo di Policastro (Maratea).


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