Circo Massimo

Il Circo Massimo era un antico edificio per gli spettacoli dell'antica Roma.

Situato nella valle tra il Palatino e l'Aventino, venne probabilmente costruito da uno dei Re etruschi di Roma (presumibilmente Tarquinio Prisco), ed era un luogo dove si tenevano giochi pubblici e feste influenzate dalla cultura greca. Giulio Cesare lo fece ampliare attorno al 50 AC, dopo i lavori la pista era lunga circa 600 metri e larga 225, e il Circo poteva contenere 150.000 persone, queste misure lo rendono tuttora l'edificio adibito a spettacoli più grande del mondo. Tito Flavio fece costruire l'Arco di Tito sulla parte chiusa dal lato del Foro Romano e Domiziano collegò il suo nuovo palazzo sull'Aventino al Circo, in modo da poter vedere comodamente le gare. Traiano fece in seguito aggiungere altri 5.000 posti ed ampliò il palco imperiale, in modo che potesse essere più visibile al pubblico.

L'evento più importante del circo erano le corse dei carri. La pista poteva contenere 12 carri, e i due lati della pista erano separati da una mediana chiamata spina. Statue di varie divinità erano poste sulla spina, e Augusto vi collocò anche un obelisco egizio. Ad entrambe le estremità della spina era posto un punto di svolta, la meta, attorno al quale i carri giravano pericolosamente. Una delle estremità della pista si estendeva più dell'altra, per permettere ai carri di allinearsi all'inizio della gara. Su questo lato erano posti i cancelli di partenza, carceres, i quali incanalavano le carrozze in modo che percorressero la stessa distanza fino alla prima svolta.

Oggigiorno rimane molto poco del Circo Massimo, ad eccezione della pista, ora coperta dall'erba, e della spina. Rimane parte dei cancelli di partenza, ma la maggior parte dei posti sono scomparsi. L'obelisco venne rimosso nel XVI secolo da Papa Sisto V e posto in Piazza del Popolo. Nel XIX secolo il sito iniziò ad essere scavato e parzialmente restaurato, ma non sono ancora stati fatti lavori su vasta scala.