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Friedrich Nietzsche

" È mia ambizione dire in dieci frasi ciò che altri dicono in interi volumi "

Friedrich Wilhelm Nietzsche (Röchen, vicinanze di Lützen, 15 ottobre 1844 - Weimar, 25 agosto 1900) fu uno dei maggiori filosofi ottocenteschi che ebbe un'influenza imponente, articolata e controversa sul pensiero filosofico e politico del Novecento.

Studiò filosofia classica e fu buon amico di Richard Wagner e di Arthur Schopenhauer. Insegnò filologia a Basilea (1869 - 1879) e, per motivi di salute, dovette abbandonare l'insegnamento e vivere sulla costa italiana e francese, ed in Engadina. Conobbe Lou Von Salomé nel 1882, alla quale propose il matrimonio, che ella rifiutò. E nel 1888, con già molte pubblicazioni alle spalle, si trasferì a Torino, città che sembrò apprezzare particolarmente, e dove scriverà Il crepuscolo degli idoli ed Ecce homo.

Il 3 gennaio 1889, in Piazza Carlo Alberto, venne colto da una crisi di follia dovuta probabilmente all'acuirsi di una malattia venerea contratta in gioventù. Dalla crisi non si riprenderà più. Ricoverato prima in una clinica a Basilea, venne trasferito a Naumburg, dove verrà curato dalla madre e poi dalla sorella Elisabetta Förster.

Il 25 agosto 1900 il grande filosofo morirà a Weimar.

La filosofia di Nietzsche parte dalla rivalutazione delle filosofie ed arti greche più antiche, a sfavore del periodo classico, visto come affermazione della visione razionale e quindi decadente. In particolare la tragedia greca fu interpretata come espressione dello slancio vitale o "momento dionisiaco". Successivamente Nietzsche criticò i valori fondamentali della società (filosofia, cristianesimo e democrazia), giungendo alla negazione di qualsiasi principio trascendente ed all'affermazione del libero arbitrio come destino dell'uomo.

Destino che dovrà essere perseguito attraverso l'esercizio della volontà di potenza, e che condurrà l'uomo alla condizione di superuomo. Del pensiero dell’illustre pensatore si appropriò l'ideologia nazista, anche a causa delle false indicazioni inserite dalla sorella nel materiale inedito.

Le sue opere più significative rimangono La nascita della tragedia dallo spirito della musica (1872), Umano, troppo umano (1878), La gaia scienza (1882), Così parlò Zarathustra (1883 – 1885), Al di là dal bene e dal male (1886), Genealogia della morale (1887), Il crepuscolo degli idoli e L'Anticristo (1888).

(Vedi: Portale Filosofia | Progetto Filosofia)


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