Fuoco di Sant'Elmo
Il Fuoco di Sant'Elmo è una scarica elettro-luminescente provocata dalla ionizzazione dell'aria durante un temporale, all'interno di un forte campo elettrico. Benjamin Franklin, nel 1749 osservò che si trattava di un fenomeno di natura elettrica. Fisicamente, si manifesta come un bagliore brillante, bianco-bluastro, che in alcune circostanze appare come un fuoco, spesso in getti doppi o tripli, che scaturisce da strutture alte e appuntite, come alberi maestri, guglie e ciminiere.Anche se viene chiamato "fuoco", il Fuoco di Sant'Elmo è in effetti una specie di plasma, causato dalla massiccia differenza di potenziale atmosferico. Può anche apparire tra le punte delle corna del bestiame durante un temporale, o tra oggetti appuntiti nel mezzo di un tornado, ma non si tratta dello stesso fenomeno del fulmine globulare, anche se i due sono correlati.
Nell'antica Grecia, l'apparire di un Fuoco singolo era chiamata Elena, se doppio invece era detto Castore e Polluce.
Prende il nome da Erasmo da Formia (detto anche Sant'Elmo), il santo patrono dei naviganti (che consideravano la sua comparsa di buon auspicio). Il nome è dovuto al fatto che il fenomeno spesso appare sulla testa dell\'albero maestro delle navi durante i temporali in mare.
Riferimenti al Fuoco di Sant'Elmo, spesso detto anche "corposanti" o "corpusanti", dallo spagnolo Cuerpos Santos, si possono trovare nelle opere di Giulio Cesare, di Plinio il Vecchio, nel diario che Antonio Pigafetta scrisse nel suo viaggio con Ferdinando Magellano e in Herman Melville.
- "'Look aloft!' cried Starbuck. 'The corpusants! The corpusants!' All the yard-arms were tipped with a pallid fire; and touched at each tri-pointed lightning-rod-end with three tapering white flames, each of the three tall masts were silently burning in the sulphurous air, like three gigantic wax tapers before an altar."
- Herman Melville, Moby Dick.