La Mandragola
La Mandragola (dal nome di un’erba ritenuta afrodisiaca) di Niccolò Machiavelli costituisce il capolavoro del teatro del nostro ’500. Di comico c’è solo il tema, ma anche se non manca il gusto della beffa a spese degli sciocchi, tipico della Toscana , se ne sprigiona, in realtà , un sorriso severo ed un gusto amaro e disincantato del contemplare la vita, mentre l’analisi dei personaggi, minuziosa e precisa, scava negli animi. [lo sciocco dottor Nicia e sua moglie Lucrezia, ingenua e virtuosa sono gabbati dal giovane Callimaco, innamorato di Lucrezia, che, con la complicità della madre di Lucrezia, del parassita Ligurio e del frate Timoteo, arriva all’amata approfittando della dabbenaggine del marito).Vedi anche:
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