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Mantello (geologia)

Il mantello, in geologia, è uno degli involucri concentrici in cui č suddivisa la Terra.

Compreso tra la crosta e il nucleo, il mantello ha uno spessore di circa 2900 km, rappresenta l’80% in volume dell’intero pianeta ed č costituito essenzialmente da materiale roccioso basaltico.
Il suo limite superiore, posto a una media di 50 km di profonditĂ  dalla superficie, č detto discontinuitĂ  di MohoroviÄŤić (o Moho); il limite inferiore, che segna il confine con il nucleo, č detto discontinuitĂ  di Gutenberg.
Entrambe sono state individuate attraverso studi di sismologia, e in particolare attraverso la valutazione della velocità di propagazione delle onde sismiche: poiché tale velocità dipende dalle caratteristiche chimiche e fisiche del mezzo (composizione, stato di condensazione, plasticità o elasticità), una sua variazione corrisponde a una discontinuità nelle proprietà del materiale roccioso.

Con lo stesso principio č stato possibile suddividere ulteriormente il mantello in due strati distinti: il mantello superiore, di circa 700 km di spessore, e il mantello inferiore o mesosfera, di oltre 2000 km.
Il primo consta a sua volta di due parti distinte: quella superiore, che insieme alla crosta sovrastante costituisce la litosfera, e quella inferiore, comunemente detto astenosfera. La litosfera č uno strato rigido che scorre sulla sottostante astenosfera, secondo i meccanismi previsti dalla teoria della tettonica a zolle; l’astenosfera, infatti, č un involucro plastico, che trascina con sĂ© le zolle di litosfera e da cui ha origine il materiale magmatico che si riversa sulla superficie terrestre in tutti i fenomeni vulcanici.


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