Yukio Mishima
Yukio Mishima (三島由紀夫) (Tokyo 14 gennaio 1925 - Tokyo 25 novembre 1970), scrittore giapponese
Mishima č uno dei piů letti autori giapponesi. Le sue numerosissime opere spaziano dal romanzo alle forme di teatro tradizionale giapponese Kabuki e No, quest’ultimo rivisitato in chiave moderna, al saggio. Personaggio difficile e complesso, spesso in Europa travisato ed etichettato genericamente come “fascista”, era in realtĂ un nazionalista nostalgico un “conservatore decadente” come lo definì con estrema acutezza Alberto Moravia che lo aveva incontrato nella sua casa in stile occidentale in un sobborgo di Tokyo. Con la sua tragica morte avvenuta nel 1970, quando aveva 45 anni, con il il suicidio rituale (“seppuku”), durante l’occupazione simbolica di una caserma, suggellò la conclusione insieme della sua vita e della sua vicenda letteraria. Infatti poco prima della morte aveva consegnato all’editore l’ultima parte della tetralogia “Il mare della fertilità ”. La sua uscita di scena era stata organizzata con luciditĂ maniacale e con una freddezza difficile da comprendere. Uscendo dal suo studio per andare incontro all’epilogo della sua vita lascia un biglietto con scritto “La vita umana č breve ma io vorrei vivere sempre”.
Opere, in ordine cronologico di edizione giapponese con il titolo dell'edizione italiana e tra parentesi il titolo originale giapponese trascritto col metodo Hepburn:
- Confessioni di una maschera (Kamen no kokuhaku), 1949
- Sete d'amore (Ai no kawaki),(1950)
- Colori proibiti (Kinjiki), 1951
- Morte di mezza estate (Manatsu no shi), 1952
- La voce delle onde (Chiosai), 1954
- Cinque No moderni (Kindai nogaku shu), 1956
- Il Padiglione d’Oro (Kinkakuji), 1956
- Dopo il banchetto (Utage no ato), 1960
- Madame de Sade (Sado kushako fujin), 1965
- La via del samurai (Hagakure nyumon), 1967