Abaco
Questo articolo tratta dell'abaco come strumento matematico. Per il significato relativo all'architettura vedi Abaco (parte del capitello).L'àbaco (o àbbaco dal lat. abăcus, gr. άβαξ-ακος "tavoletta" ) una tavoletta rettangolare usata dagli antichi per eseguire calcoli.
La parola deriva dal semitico abq, che significa polvere o sabbia oppure dal greco abaks-abakion, che significa tavola o tavoletta, quindi abacus in latino.
Table of contents |
2 Abaco tra i Romani 3 Abaco cinese 4 Abaco giapponese 5 Utilizzo odierno |
L'abaco nelle civiltà antiche
Gli abachi, utilizzati fin dal 3.000 a.C, erano indispensabili nelle civilta antiche (Cina, Babilonia, Grecia, Roma), per la mancanza di un sistema di numerazione adatto al calcolo. Con alcune varianti venne utilizzato anche dagli Atzechi del centro-america.
Abaco tra i Romani
L'abaco dei romani portavano due serie di otto bacchette in cui scorrevano
gettoni o palline forate (abaculi), indicanti progressivamente da destra a sinistra le once, le unità, le diecine, le centinaia fino al milione.Abaco cinese
L'abaco cinese (suàn pán 算盘) composto due serie di 13 bacchette in cui scorrono palline forate, 2 sopra la divisione (con valore 5) e 5 sotto (con valore 1). La prima bacchetta a sinistra rappresente le unità, quindi a sinistra ancora le decine e così di seguito secondo il sistema decimale. L'abaco esisteva in Cina già nel XIII secolo, divendo d'uso comune dopo il XIV secolo. Cheng Dawei scrisse un manuale per insegnare l'uso dell'abaco (XVI secolo).