Altiero Spinelli
Altiero Spinelli (Roma, 31 agosto 1907 - Roma 23 maggio 1986) fu un politico ed uno dei padri fondatori dell'Europa insieme a Jean Monnet e Robert Schuman.
Altiero Spinelli nacque a Roma. Fu iniziato alle questioni politiche dal padre, socialista convinto; aderì molto presto alla gioventù comunista e partecipò alla lotta clandestina contro il fascismo. Arrestato nel 1927, fu incarcerato per 10 anni e poi inviato al confino per altri 6 anni. Nell'isola di Ventotene scrisse, insieme ad Ernesto Rossi, il manifesto federalista, ispirato dalle sue letture sui federalisti inglesi del XVIII secolo.
Dopo la caduta di Mussolini, creò nel 1943 il Movimento Federalista Europeo (MFE), di cui divenne segretario generale fino al 1962. Fu delegato generale dell[Unione Europea dei federalisti (UEF), a cui il MFE aderì nel 1946, fondò a Roma l'Istituto di Affari Internazionali e partecipò ai congressi di Montreaux e di La Haye.
Spinelli giocò un ruolo determinante nella genesi del progetto di Comunità di difesa (CED), proponendo che l'Assemblea comune della CED ricevesse un mandato costituente. Dopo il rifiuto della Francia di ratificare il progetto nel 1954, contribuì a rilanciare il processo di costruzione europea. Nel discorso che pronunciò nel 1957 al Congresso del popolo europeo a Torino, Spinelli mise in discussione la legittimità del concetto di Stato-Nazione. A differenza di molti suoi predecessori, difensori del federalismo, Spinelli fu un pragmatico. Secondo lui l'Europa non poteva realizzarsi che a due condizioni: da una parte che gli stati rinunciassero ad una parte della loro sovranità nazionale e dall'altra che il popolo europeo partecipasse alla definizione di una costituzione che fissasse le responsabilità e la forma di una nuova unione fra gli stati.
Nella politica italiana, Spinelli viene estromesso dalla fila del Partito Comunista Italiano e diventa consigliere di Pietro Nenni. Viene eletto deputato alla Camera dal 1976 al 1983.
Sul piano della politica europea, Spinelli lascia il MFE alla fine degli anni 60. Per allora fu nominato membro della Commissione delle Comunità europee nel 1970; si occupò del settore della politica industriale e della ricerca a partire dal 1976. Tuttavia fu come rappresentante del Parlamento Europeo, dove occupò un seggio di deputato dal 1976 al 1986 che la battaglia di Altiero Spinelli si concretizzerà e segnerà definitivamente la storia della costruzione europea.
Su iniziativa del Club del coccodrillo, fondato nel 1980 da 8 parlamentari di Strasburgo fra i quali anche lo Spinelli, il Parlamento Europeo decise la creazione della nuova commissione incaricata della riforma istituzionale della Comunità. La commissione, presieduta da Spinelli, partorì il progetto di trattato di Unione Europea, adottato il 14 febbraio 1984 dal Parlamento Europeo con 237 voti contro 31.
Il progetto di Spinelli rinforzò il ruolo del Parlamento Europeo Questo viene dotato di un potere di spesa e legislativo, in determinati campi, e deve approvare il programma politico della Commissione Europea. Inoltre il progetto di Spinelli introduce due nuovi concetti: la sussidiaretà e la conciliazione, in seno al processo decisionale, delle strategie concorrenti di cooperazione intergovernativa e d'integrazione comunitaria. Nonostante che il Consiglio delle Comunità non abbia dato seguito a questo progetto, quest'ultimo fornirà una solida base per il rilancio europeo della seconda metà degli anni 80, che sfocierà nella creazione dell'Unione Europea col Trattato di Maastricht del 1992.