Cinema di fantascienza
Il cinema di fantascienza o fantascientifico è un genere cinematografico che utilizza temi tipici della fantascienza, cioè una teoria o un'invenzione scientifica, oppure utilizza come scenario un futuro più o meno lontano. Seppure venga riconosciuto come genere autonomo solo a partire dagli anni 1950, l'elemento del fantastico era presente fin dagli esordi della Settima arte.Per un elenco di titoli vedi Elenco di film di fantascienza.
Storia
I primordi
Gli inizi della storia del cinema di fantascienza coincidono o quasi con quelli della Settima arte. Il neonato cinema viene scoperto infatti come un mezzo che permette di portare sullo schermo non solo la realtà quotidiana, ma anche come un mezzo straordinario ed innovativo per visualizzare i sogni, le fantasie dell'essere umano, in modo da suscitare stupore e meraviglia nello spettatore.
Anche se i canoni del genere fantascientifico si preciseranno solo a partire dagli anni Cinquanta, il primo film di fantascienza è considerato Le voyage dans la Lune del 1902 di Georges Méliès. Lo stesso Méliès è anche l'inventore dei primi effetti speciali.
Per circa mezzo secolo sarebbero quindi uscite una serie di opere che verranno definite solo a posteriori come fantascienza, ma più che altro appartenenti al genere avventuroso di ambientazione esotica, venato di fantastico e condito di dettagli pseudoscientifici. Fanno eccezione film quali Metropolis di Fritz Lang, o La vita futura o ancora il meno noto Paris qui dort di René Clair (inedito in Italia). Queste pellicole costituiscono dei veri e propri punti fermi nella storia del genere e forniranno ispirazione per le produzioni successive, quali Aelita, King Kong, Frankenstein, Il cervello mostro, La maschera di Fu Manchu, Island of Lost Souls, per citarne alcuni tra i più noti e suggestivi.
Gli anni Cinquanta
Con i primi anni Cinquanta avviene la codificazione del genere, assieme all'arrivo dei primi capolavori del moderno fantacinema (che allora era definito, almeno in Italia, scientifilm): Ultimatum alla Terra di Robert Wise, del 1951, e La cosa da un altro mondo di Nyby/Hawks, dello stesso anno.
La fantascienza cinematografica si caratterizza soprattutto come un'avventura basata sullo Spazio, che si tratti di partire dal nostro pianeta per esplorarne l'infinito (Il pianeta proibito) oppure che siano i suoi misteriosi abitanti a fare visita alla nostra Terra. È avvertibile il cambiamento portato da un nuovo influsso culturale, sia per l'entusiasmo per la nascente industria missilistica e aerospaziale, sia per altri motivi (il primo avvistamento di un UFO nel 1948).
Gli anni Sessanta
Il panorama cambia nella seconda metà degli anni 1960, quando una serie di film rende la FS rispettabile dal punto di vista del critico. Tra questi 2001 Odissea nello spazio di Stanley Kubrick (1968) e Solaris di Andrej Tarkowsky. Nel frattempo nella fantascienza letteraria (che rimane l'ispirazione e l'elemento trainante) era nata la New Wave, una corrente che privilegerà gli aspetti sociali e umanistici più che quelli tecnologici e scientifici.
Gli anni Settanta
Negli anni 1970 Guerre stellari di George Lucas e Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977) di Steven Spielberg conquistano definitivamente un pubblico di massa che la fantascienza, in precedenza, non aveva avuto. In particolare il film di Spielberg di fatto riscrive le regole codificate del genere, che volevano l'alieno nei panni del mostruoso conquistatore, dandone una visione assai più benevola,umanizzante e progressista.
È in lavorazione nel giugno 2004 un adattamento del libro Un oscuro scrutare (A scanner darkly), per la regia di Richard Linklater, interpretato da star quali Keanu Reeves, Winona Ryder e Robert Downey Jr.
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Gli anni Ottanta
(Questa sezione richiede di essere ampliata)Gli anni Novanta
Gli anni 1990, come già la fine del decennio precedente, sono caratterizzati dal trionfo degli effetti speciali. Le tecniche digitali ne hanno infatti abbattuto i costi di produzione. Nelle grandi produzioni lo sviluppo della storia, della vicenda, diventa sempre meno importante rispetto all'azione e alla spettacolarità .
(Questa sezione richiede di essere ampliata)Gli anni 2000
I primi anni del nuovo millennio sono caratterizzati da almeno due fenomeni: il supereroismo cinematografico e il cinema di ispirazione dickiana. Entrambe sono operazioni commerciali che riutilizzano temi, personaggi e trame dal passato (dal fumetto il primo, dalla narrativa il secondo). Questo recupero del passato, se da un lato suggerisce la volontà di riflettere sulla cultura popolare, dall'altro può essere visto come indice di una sostanziale crisi creativa del cinema di genere, ormai dominato dal marketing globale, dove le idee nuove sono assai poche o hanno scarse possibilità di emergere.Supereroi al cinema
Il massiccio ingresso dei supereroi nel mondo della celluloide (o meglio il loro ritorno, dopo gli exploit di Superman e Batman) è sicuramente favorito dalla piena maturità degli effetti speciali digitali, che ora non solo costano meno e sono incredibilmente realistici, ma promettono addirittura di sostituire (a minor prezzo) attori in carne ed ossa.
Stavolta è il turno degli eroi della Marvel: l'inizio del filone si può collocare già del 1999 con X-Men di Brian Singer, che ottenne un considerevole successo ed è considerato, assieme al suo seguito X-Men 2, tra i migliori del filone. Hanno fatto seguito Spiderman e Devil.
I tempi sono lontani da Superman: qui i personaggi sono spesso dei reietti e degli emarginati, alle prese con una società che non solo non li inneggia come eroi, ma che teme la minaccia da loro rappresentata.
Il fenomeno dei supereroi al cinema, probabilmente troppo inflazionato, viene messo in crisi con l'insuccesso di Hulk del 2003 ma non tende ancora a sgonfiarsi. Seppure in modo diverso, da serie meno famose di fumetti sono tratti sia La leggenda degli uomini straordinari che Van Helsing.L'influsso di Philip Dick
Un'altra novità del cinema post-millenario sono le versioni cinematografiche di numerose opere del romanziere fantascientifico Philip K. Dick, che a partire dagli anni 1990 era stato progressivamente riscoperto dal grande pubblico e dalla critica come uno dei più importati scrittori americani del XX secolo.
Dick era a suo tempo divenuto noto al più vasto pubblico proprio grazie al capolavoro filmico Blade Runner (1982). Trasposizioni come il film Minority Report (2002) di Steven Spielberg e il meno riuscito Paycheck (2004), malgrado gli ottimi spunti, privilegiano soprattutto l'azione e gli effetti speciali e non sembrano conservare granché l'originalissima carica visionaria, critica, eversiva e un po' profetica di Dick.La fantascienza made in Italy
Dovendo stabilire una data precisa per la nascita della fantascienza italiana, molti indicano il 1958, anno in cui esce La morte viene dallo spazio, un dignitoso film girato da Paolo Heusch che racconta la minaccia al pianeta Terra di una pioggia di asteroidi. Siamo nella seconda metà degli anni Cinquanta, considerato il periodo aureo della sf, e Heusch si inserisce in un filone di chiara origine statunitense. Fotografia ed effetti speciali sono di Mario Bava.Temi tipici del cinema di fantascienza
Bibliografia
Claudia e Giovanni Mongini, Storia del cinema di fantascienza (11 volumi), FanucciLink esterni
Voci correlate