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Commodore 64

Il Commodore 64 era un home computer molto popolare negli anni '80. Il nome adottato dalla casa costruttrice, la Commodore Business Machine inizialmente fu Vic-30, prima della distribuzione venne cambiato in Commodore 64. Attualmente è il modello di computer più venduto al mondo, record che si trova anche nel Guiness dei Primati. Nel 1986 furono venduti più di 10 milioni di esemplari in tutto il mondo. Fu commercializzato fino al 1993, quando le unità vendute furono di appena 700 mila.

La semplicità d'uso e facilità di programmazione di questo nuovo computer era superiore sia ai suoi precedessori: il PET ed il Vic-20, che agli altri home computer concorrenti. Grazie a ciò e al suo prezzo di vendita, in breve tempo divenne il computer più venduto nella storia dell'informatica.

Come il suo predecessore Vic-20, il Commodore 64 venne costruito usando la stessa scatola per mantenere basso il costo di produzione. Dopo alcuni anni, la Commodore cambiò leggermente l'estetica del computer assieme ad altri cambiamenti minori, ribattezzamdolo 64C.

Table of contents
1 Le caratteristiche
2 Il microprocessore
3 Il chip video
4 Il chip audio
5 Sistema operativo
6 Memorie di massa

Le caratteristiche

Il Commodore 64 usava il microprocessore 6510, con 64 KByte di RAM, 20 KByte di ROM con il Commodore BASIC della Microsoft. Audio e video erano gestiti da due chip separati. Poiché il processore 6510 poteva indirizzare solo 64 Kbyte di memoria in tutto, 20 Kbyte della RAM erano nascosti dalla ROM. Un registro permetteva di mappare in memoria la RAM nascosta escludendo la ROM, cosa molto utile nei programmi assembly che non avevano bisogno dell'interprete BASIC.

Il microprocessore

Il microprocessore utilizzato era il 6510, una versione migliorata del 6502 con la possibilità di gestire una quantità maggiore di RAM. La frequenza di funzionamento era pari a 0.9875 MHz. Le istruzioni più semplici prendevano almeno 2 cicli di clock, quelle più complicate 5. Quindi il Commodore 64 aveva una potenza di calcolo di una piccola frazione di MIPS. Poteva però delegare molti compiti ai due chip aggiuntivi descritti di seguito.

Il chip video

Il Commodore 64 possedeva un chip video (VIC-II) che poteva produrre 128 colori, anche se ufficialmente poteva supportare 16 colori. Aveva una risoluzione massima di 320x200 punti, che diventavano 40 colonne per 25 righe in modo testo. Il font di caratteri di default era facilmente modificabile. Il chip gestiva 8 sprites hardware, cioè delle forme grafiche facilmente gestibili dal chip per ottenere immagini e animazioni, disegnate sopra allo schermo tradizionale. Il VIC-II era capace di generare un interrupt ad ogni linea di scansione video. Questo permetteva al processore centrale di riprogrammarlo "al volo" in modo da usare un set di parametri diverso per zone diverse dallo schermo, per esempio per riutilizzare un'altra volta gli 8 sprites, avendone così 16 o anche più disponibili sullo schermo. I registri del VIC-II erano memory-mapped nella RAM del processore, ossia potevano essere letti e scritti come ogni altra locazione di memoria.

Il chip audio

Per la prima volta su un computer di questa classe, il supporto audio era strabiliante. Alla base c'era il chip SID-6581, che poteva suonare tre voci, permettendo la riproduzione della voce umana senza hardware aggiuntivo. Il SID non era capace di riprodurre un suono campionato, ma costruiva i suoni a partire da tre forme d'onda basilari, modificando i parametri di attacco, decadimento, sostegno e rilascio. Tra queste forme d'onda mancava purtroppo quella sinousidale, che è alla base di molti strumenti, e questo limitava l'utilità del chip. Anche i registri di controllo del SID, come quelli del VIC-II, erano memory-mapped.

Sistema operativo

Il Commodore 64 non aveva un sistema operativo, bensì un interprete BASIC piuttosto minimale, che non comprendeva alcune caratteristiche avanzate trovate in altri modelli Commodore come il Commodore 16. Tuttavia fu sviluppato un sistema operativo con interfaccia grafica, GEOS, che ottenne un moderato successo.

Memorie di massa

Inizialmente era disponibile la sola memoria a cassette magnetiche, ossia le comuni cassette audio su cui dati e programmi venivano registrati codificandoli su frequenze di alcuni Khz. L'unità a cassette era lenta ed inaffidabile, nonostante un controllo da parte dell'interprete BASIC piuttosto sofisticato, che poteva anche variare la velocità del motore di trascinamento in modo dinamico per adattarsi alle condizioni del nastro. Un particolare segnale identificava l'inizio di un blocco dati (generalmente, un programma), e per poterlo trovare l'utente era generalmente costretto a scorrere lentamente la cassetta in modo Play. Il contatore di giri posto a lato della cassetta era usato come una sorta di "indice" per arrivare più rapidamente al programma voluto.

In seguito fu disponibile il lettore di floppy disk 1541, che accettava dischi da 5.25" e trasferiva dati a velocità molto più elevata. Il 1541 aveva un processore 6502 in tutto identico a quello del computer principale, e non furono pochi i programmi ad usarlo come coprocessore per avere maggiore potenza di calcolo a disposizione.


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