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Daniel Pennac/Malaussène

Attenzione, questo articolo contiene una trama
Nel 1985 Daniel Pennac, già autore di alcuni libri per l'infanzia e di un saggio, comincia il ciclo in seguito ad una scommessa.

In tali romanzi i fratelli di Benjamin non crescono, rappresentando ciascuno sempre la stessa fascia di età, pur evolvendo.

I primi quattro romanzi sono stati chiamati da Pennac il "Quartetto di Belleville".

Table of contents
1 Romanzi che fanno parte del ciclo
2 I personaggi del ciclo Malaussène

Romanzi che fanno parte del ciclo

Fanno parte del ciclo dedicato alla famiglia Malaussène i seguenti romanzi (le date si riferiscono all'anno della prima edizione rispettivamente italiana e francese):
  • Il paradiso degli orchi, 1991 (orig.: Au bonheur des ogres, 1985);
  • La fata carabina, 1992 (orig.: La fée carabine, 1987);
  • La prosivendola, 1991 (orig.: La petite marchande de prose, 1989);
  • Signor Malaussène, 1995 (orig.: Monsieur Malaussène, 1995);
  • Ultime notizie dalla famiglia, 1997 (l'edizione italiana accorpa due libri Monsieur Malaussène au théâtre del 1995 e Des Chretiens et des maures del 1996);
  • La passione secondo Thérèse, 1999 (orig.: Aux fruits de la passion, 1999).

I personaggi del ciclo Malaussène

La tribù Malaussène

La mamma: sempre incinta, sempre di altri uomini. In pratica non c'è mai.

Benjamin: di professione capro espiatorio ("Avete un vizio raro, Malaussène: fate compassione") prima presso un Grande Magazino e dalla fine del primo romanzo in poi, presso le Edizioni del Taglione. Fa il capofamiglia della tribù, composta da fratellastri, sorellastre, nipoti e... cane. Gli vennero espiantati tutti gli organi dal disgraziato dottor Berthold, ma lo stesso venne costretto a impiantargliene altrettanti da un donatore (l'assassino del marito di Clara) che risulterà (incredibile, ma vero) istocompatibile.

Julie de Corrençon: l'amore (corrisposto) di Ben. Si conoscono in Il paradiso degli orchi durante l'inchiesta giornalistica di lei. Lei è una freelance, figlia di un ex governatore coloniale (l'uomo delle indipendenze o l'infossatore dell'impero), si è operata da sola di appendicite su una barca nel bel mezzo del Pacifico. Viene torturata quasi a morte in La fata carabina.

Louna: la sorella infermiera.

Thérèse: la sorella veggente. Rapporto odio-amore con il fratello Jérémy, che (scettico delle sue doti) la prende in giro.

Clara: sorella fotografa. Fotografa tutto quello che le capita a tiro. Madre di È Un Angelo, avuto da un anziano direttore di prigione modello, ucciso la vigilia del loro matrimonio.

Jérémy: piccola peste, ha dato fuoco alla scuola ustionandosi quasi a morte, ma il dottor Marty lo salva e diventa il suo toubib (medico) per eccellenza. Jérémy decide di fatto i nomi dei bambini che verranno dopo...

Piccolo (Petit)

Verdun: sorellina alla quale Jérèmy ha dato questo nome in ricordo di un amico vecchietto veterano dell'omonima battaglia. Nasce nel romanzo La fata carabina. L'ispettore Van Thian le fa da balia fino alla nascita di È Un Angelo (in La prosivendola).

È Un Angelo (C'Est Un Ange) figlio di Clara. Viene concepito e nasce nel romanzo La prosivendola. Il nome viene dato da Jérémy nel 46° capitolo con l'indicazione di scriverlo con tutte le parole separate e tutte maiuscole.

Julius: il cane con crisi epilettiche e dall'alito schifoso.

Altri personaggi

Le Edizioni del Taglione

Edizioni del Taglione (Editions du Talion): casa editrice di libri di elevata qualità letteraria.

Regina Zabo (reine Zabo): titolare delle Edizioni del Taglione. È lei la prosivendola.

Loussa de Casamance: un senegalese esperto in letteratura cinese. Il miglior specialista della capitale. Imparò il cinese su richiesta della regina Zabo (amica d'infanzia) che prevedeva l'immigrazione asiatica e dunque un nuovo mercato letterario.

Quelli del quartiere Belleville

Belleville: quartiere non propriamente chic della capitale (Parigi), nel quale si sono trasferiti immigrati di tutte le razze, lingue, nazionalità e culture, in quanto vi sono giunti inizialmente gli armeni, poi ebrei, algerini , popolazione nera dell'africa occidentale e vietnamiti e altri.

Mo il Mossi: il grande nero. Piccolo delinquente.

Simon il Cabila: il piccolo rosso. Sempre in coppia con il Mossi.

Ben Tayeb:

Hadouch: compagno di liceo di Benjamin. ''L'unico allievo del corso propedeutico all'École Normale Supérieure ad aver scelto come indirizzo il gioco delle tre carte''.

Yasmine: madre di Hadouch. Ha fatto le funzioni di mamma alla tribù Malaussène.

Amar: padre di Hadouch. Gestisce un ristorante.

I poliziotti

Coudrier: commissiario di divisione. Non ne può più di Ben, il quale pur essendo sempre innocente sembra sempre il colpevole, distraendo così le indagini.

Van Thian: ispettore di origine asiatica, per svolgere le indagini si spaccia per immigrato o si traveste da vecchietta, ma tutto il quartiere lo sa. Fa da balia a Verdun e muore ucciso (in La prosivendola) poco dopo che Verdun ha cominciato a camminare.

Pastor: dopo un'indagine (in La fata carabina) -- dove il presunto colpevole è sempre lui: Ben -- scappa con la mamma dei Malaussène a Venezia, la quale rimane incinta (Pastor è dunque padre di un Malaussène)

I due medici

Marty: diventa di fatto medico di fiducia della tribù e soprattutto di Jérémy.

Berthold: mago del bisturi senza il minimo senso etico. Odiatissimo da Jérémy, anche perché voleva lasciar morire Ben.


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