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Fallacia naturalistica

Nella filosofia del diritto l'espressione "fallacia naturalistica" indica il vizio di ragionamento commesso dai teorici naturalisti e biasimato dai divisionisti. La confutazione della teoria naturalista poggia su due presupposti:

  • semiotico. Cioč la distinzione tra i discorsi descrittivi (indicativi) e quelli prescrittivi (direttivi). Tale tesi č detta anche Grande Divisione
  • metaetico. Cioč l'impossibilitĆ  di transizione con mezzi meramente logici dal discorso descrittivo a quello prescrittivo. Essa č detta "legge di Hume"

Per fare un esempio pratico, dalla lettura delle leggi che regolano il funzionamento del Parlamento italiano, non si puĆ² desumere il contenuto delle leggi che questo debba approvare, ossia i valori ai quali deve richiamarsi durante la formulazione delle leggi.
Con un altro esempio limite, secondo le tesi divisioniste, dal fatto che Tizio abbia pronunciato la sua promessa di far qualcosa (descrizione) non deriva in alcun modo per lui l'obbligo di farla (non-prescrizione).

La risposta dei giusnaturalisti fa appello alle nozioni di fatto istituzionale (es. la promessa) e di implicazione pragmatica (le regole di inferenza) che permetterebbero di fare il salto dalla descrizione alla prescrizione.

Vedi anche: divisionismo


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