GNU General Public License
La GNU General Public License è una licenza opensource per software libero. Il testo ufficiale della licenza è disponibile all'URL http://www.gnu.org/licenses/gpl.html, mentre all'URL http://www.softwarelibero.it/gnudoc/gpl.it.txt è disponibile la traduzione non ufficiale in italiano.
Viene spesso indicata con l'acronimo GNU GPL o (quando non c'è il rischio di confondersi con un'altra "General Public License") semplcemente GPL. Per evitare un errore alquanto comune, si tenga presente che GPL non significa Gnu Public License.
La GNU GPL è stata scritta da Richard Stallman e Eben Moglen nel 1989, per distribuire i programmi creati dal Progetto GNU. È basata su una licenza simile usata per le prime versioni di GNU Emacs. Contrapponendosi alle licenze per software proprieatario, la GNU GPL permette all'utente libertà di utilizzo, copia, modifica e distribuzione; a partire dalla sua creazione è diventata una delle licenze per software libero più usate.
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2 Detentori del Copyright 3 Voci correlate 4 Link |
Quanto segue è un riassunto dei termini della licenza. L'unica descrizione legalmente precisa, in ogni caso, è quella del testo della licenza stessa.
Il testo della GNU GPL è disponibile per chiunque riceva una copia di un software coperto da questa licenza. I licenziatari (da qui in poi indicati come "utenti") che accettano le sue condizioni hanno la possibilità di modificare il software, di copiarlo e ridistribuirlo con o senza modifiche, sia gratuitamente sia a pagamento. Quest'ultimo punto distingue la GNU GPL dalle licenze che proibiscono la ridistribuzione commerciale.
Se l'utente distribuisce copie del software, deve rendere disponibile il codice sorgente a ogni acquirente, incluse tutte le modifiche eventualmente effettuate (questa caratteristica è detta copyleft). Nella pratica, i programmi sotto GNU GPL vengono spesso distribuiti allegando il loro codice sorgente, anche se la licenza non lo richiede. Ci sono casi in cui viene distribuito solo il codice sorgente, lasciando all'utente il compito di compilarlo.
L'utente è tenuto a rendere disponibile il codice sorgente solo alle persone che hanno ricevuto da lui la copia del programma o, in alternativa, accompagnare il software con una offerta scritta di rendere disponibile il sorgente su richiesta. Questo significa, ad esempio, che è possibile creare versioni private di un software sotto GNU GPL, a patto che tale versione non venga distribuita a qualun'altro. Questo accade quando l'utente crea delle modifiche private al software ma non lo distribuisce: in questo caso non è tenuto a rendere pubbliche le modifiche.
Dato che il software è protetto da copyright, l'utente non ha altro diritto di modifica o ridistribuzione al di fuori dalle condizioni di copyleft. In ogni caso, l'utente deve accettare i termini della GNU GPL solo se desidera esercitare diritti normalmente non contemplati dalla legge sul copyright, come la ridistribuzione. Al contrario, se qualcuno distribuisce un software (in particolare, versioni modificate) senza rendere disponibile il codice sorgente o violando in altro modo la licenza, può essere denunciato dall'autore originale secondo le stesse leggi sul copyright. È un intelligente cavillo legale, ed è per questo che la GNU GPL è stata descritta come un "copyright hack". La licenza specifica anche che il diritto illimitato di ridistribuzione non è garantito, in quanto potrebbero essere trovate delle debolezze legali (o "bug") all'interno della definizione di copyleft.
La Free Software Foundation (FSF) detiene i diritti di copyright per il testo della GNU GPL, ma non detiene i diritti del software rilasciato con questa licenza. A meno che venga emessa una specifica nota di copyright da parte della FSF, l'autore del software detiene i diritti di copyright per il suo lavoro, ed è responsabile di perseguire ogni violazione della licenza riguardante il suo software.
A differenza dei software con essa distribuiti, la GNU GPL non è liberamente modificabile: copiarla e distribuirla è permesso, ma modificarla è vietato. La FSF permette di creare nuove licenze basate sulla GNU GPL, a patto che tali licenze non usino il suo preambolo senza permesso. Dato che, solitamente, la nuova licenza non è compatibile con la GNU GPL, la FSF sconsiglia di creare versioni modificate.
Termini della licenza
Detentori del Copyright
Voci correlate
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