Kapiti
L’isola di Kapiti (1.965 ha) sorge a 5 km ad ovest della parte meridionale della North Island (Nuova Zelanda), č lunga 10 km e larga 2.Il punto piů elevato dell’isola č il Tuteremoana (520 m). Destinata a Riserva naturale per la protezione di piante ed animali, con una influenza umana ridotta al minimo assoluto. Ogni sforzo viene attuato per minimizzare gli effetti dovuti all’introduzione di animali o vegetali non autoctoni. L’accesso all’isola č contingentato.
Qui possono essere osservati uccelli scomparsi o molto rari nel resto della Nuova Zelanda. Nel tratto di mare tra l’isola e la North Island č stata creata una Riserva Marina ed un’altra si trova al largo di Kapiti, verso nord-ovest.
Storia
Kapiti č la parte emersa di una montagna sottomarina, creata da terremoti 200 milioni di anni fa. Un tempo moa e kakapo, vivevano nelle valli tra l’isola e il resto della Nuova Zelanda. Quest’area fu inondata a causa del sollevarsi del livello del mare.
Chiamata dai maori “motu rongonui”, ne abitavano la parte orientale. Kapiti fu la fortezza di Te Rauparaha e fu una postazione militare strategica per i maori fino al 1830 circa. In quel tempo l’isola fu condivisa con i balenieri europei. Verso il 1840, gran parte dell’isola fu ripulita per creare fattorie e vi furono introdotti pecore, capre, maiali, cervi, gatti e cani.
Le balene si ridussero in fretta e l’isola fu presto occupata solo da agricoltori dopo il 1850. Sull’isola sono conservati molti manufatti ed edifici del periodo baleniero.
Nel 1870, l’isola fu identificata dai naturalisti come possibile luogo per un santuario degli uccelli e nel 1897 fu creata la Riserva. Ma tutto ciò non bastò a salvare tutte le specie locali, molte di queste, infatti, non sopravvissero. Gran parte del merito della conservazione della riserva va a Richard Henry, che arrivò a Kapiti come custode nel 1908.
Quando il controllo della riserva passò al Dipartimento di Conservazione, molte delle specie invasive furono rimosse. Le capre furono eliminate nel 1928, seguite dall’eliminazione di gatti, cervi, mucche, maiali e cani. Gli opussum furono eradicati fra il 1980 e il 1986, prima campagna di questo tipo ad avere successo (oltre 22.500 opossum furono uccisi).Quindi fu la volta dei ratti, tanto che nel 1996, l’isola si poté dire completamente libera da ogni specie animale non autoctona.
L’isola č ora uno dei piů importanti siti di protezione degli uccelli. Censimenti effettuati tra l’aprile 1999 e il gennaio 2002, specie come il kakariki (Cyanoramphus novaezelandiae), il new zealand robin (Petroica australis), il bellbird (Anthornis melanura ) e il saddleback (Philesturnus carunculatus) sono aumentati di numero. Stitchbird (Notiomystis cincta), kokako (Callaeas cinerea), takahe (Porphyrio mantelli), brown teal (Anas aucklandica) e saddleback (Philesturnus carunculatus) sono stati reintrodotti a Kapiti fino al 1980. I primi rilasci includono anche kiwi australe (Apteryx australis) e weka (Gallirallus australis) (1890-1910). Il kiwi maculato minore sopravvive solo sull’isola di Kapiti.
Altri uccelli che possono vi si possono vedere sono: kereru (Hemiphaga novaeseelandiae), North Island tomtit (Petroica macrocephala toitoi), kaka (Nestor meridionalis), whitehead (Mohoua ssp.), tui (Prosthemadera novaeseelandiae), fantail (Rhipidura fulginosa), long-tailed cuckoo (Eudynamys taitensis, visitatore estivo) e silvereye (Zosterops lateralis). Lungo la costa e sul mare possono essere trovati: black-backed gull (Larus bulleri) e red-billed gull (Larus novaehollandiae); white-fronted tern (Sterna striata).
La foresta odierna č composta da kohekohe (Dysoxylum spectabile ), tawa (Beilschmiedia tawa) e kanuka (Leptospermum ericoides ). Molte aree dell’isola sono ricoperte da boscaglia dominata da fivefinger (Pseudopanax arboreus) e mahoe (Melicytus ramiflorus).Conservazione
Vegetazione