Naviglio di Brescia
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2 Struttura dei canali 3 Storia 4 Riferimenti |
Il Naviglio di Brescia è una via d'acqua, frutto di una
derivazione delle acque del fiume Chiese, che scorre prevalentemente nella
Provincia di Brescia. Nasce a Gavardo, attraversa la bassa
Valle Sabbia, bagna Brescia e taglia traversalmente la pianura
Padana orientale per immettersi nel fiume Oglio nei pressi di
Canneto sull'Oglio.
È stato essenzialmente costruito per vari scopi: irrigui, di
navigazione, di trasporto merci ed energetici. Attualmente la sua
unica funzione è quella di consentire l'irrigazione dei territori
che attraversa. La gestione dell'acque è affidata al Consorzio tra
il Mella e il Chiese, mentre la manutenzione del canale è
affidata ai comuni.
La struttura del Naviglio nella realtà è molto più
complessa di quanto sembri. Nonostante non vi siano soluzioni di
continuità lungo tutto il suo percorso, il canale del Naviglio
cambia notevolmente la sua morfologia per la presenza di derivazioni
secondarie che riducono, o aumentano, la portata. Le diverse
denominazioni che il canale possiede lungo il suo cammino segnalano questi
cambiamenti morfologici.
La tradizione sostiene che l'intero percorso del Naviglio sia un
capolavoro dell'ingegneria idraulica della Repubblica comunale di
Brescia. La sua costruzione avvenne durante la reggenza del Vescovo
Berardo Maggi e la tradizione vuole che sia durata un solo anno.
Alcuni studiosi ottocenteschi, però, ipotizzavano che il
canale fosse stato costruito ai tempi dei romani e che durante il
medioevo sia stato semplicemente ripulito e allargato nel tratto del
Naviglio Grande, al fine di favorirne la navigazione.
Nel corso del dominio veneto si fecero numerosi progetti attorno ad
un allargamento del Naviglio nel tratto successivo al porto di
Brescia e ad una sua immissione nel Mella all'altezza di Manerbio,
in maniera da incentivare i trasporti con la bassa pianura.
Lo spostamento del corso del Garza, avvenuto negli anni '90 del
XVIII secolo, ebbe degli effetti anche sul corso del Naviglio. Le
acque del porto di Canton Mombello vennero deviate nel nuovo corso
del torrente; di conseguenza il tratto denominato Vaso Naviglio non
venne più utilizzato. Allo stesso modo si evitè di caricare
eccessivamente la portata del canale sul nuovo torrente, decidendo
che il Naviglio Cerca, il quale incrocia il Garza più a sud, avrebbe
alimentato il torrente per straripamento.
Durante gli anni '60 del XX secolo si progettò
la costruzione di un
canale navigabile che collegasse Brescia con Mantova, sfruttando
anche gli esistenti canali Naviglio di San Zeno e Naviglio Inferiore.
Franco Robecchi, Aqua Brixiana, 1987
Carlo Cocchetti, Brescia e Sua Provincia, 1856Introduzione
Struttura dei canali
Il Naviglio Grande e il Naviglio Isorella mantengono costante la portata dell'acqua lungo tutto l'anno e sono utilizzati per le gare di pesca sportiva. Gli altri tre canali durante le stagioni estive vanno regolarmente in secca.Storia
Riferimenti