Numeri di Bernoulli
In matematica, i numeri di Bernoulli Bn furono inizialmente scoperti in relazione con le forme chiuse per le somme di potenze di interi successivi
I numeri di Bernoulli furono studiati inizialmente da Jakob Bernoulli e successivamente ricevettero il loro nome da Abraham de Moivre.
I numeri di Bernoulli possono essere calcolati usando la seguente formula di ricorrenza:
Qualche volta si denotano i numeri di Bernoulli con bn al fine di distinguerli dai numeri di Bell.
I primi 15 numeri di Bernoulli (sequenze A027641 e A027642 del sito enciclopedico OEIS) sono elencati qui sotto.
n | Bn |
---|---|
0 | 1 |
1 | −1/2 |
2 | 1/6 |
3 | 0 |
4 | −1/30 |
5 | 0 |
6 | 1/42 |
7 | 0 |
8 | −1/30 |
9 | 0 |
10 | 5/66 |
11 | 0 |
12 | −691/2730 |
13 | 0 |
14 | 7/6 |
Si può dimostrare che Bn = 0 per tutti gli n dispari maggiori di 1. La differenza tra il valore particolare B12 = −691/2730 e le altre semplici frazioni che danno i numeri vicini inducono ad escludere la possibilità di una semplice forma chiusa per i numeri di Bernoulli.
I numeri di Bernoulli compaiono anche negli sviluppi in serie di Taylor della tangente e della tangente iperbolica, nella formula di Euler-Maclaurin e nelle espressioni di certi valori della funzione zeta di Riemann.
Nella nota G delle Note di Ada Byron sull'analytical engine del 1842 è stato descritto per la prima volta un algoritmo per la costruzione dei numeri di Bernoulli con una macchina in grado di eseguire calcoli automatici.
Links esterni
- The first 498 Bernoulli numbers from Project Gutenberg