Parco Regionale delle Capanne di Marcarolo
Il Parco Regionale delle Capanne di Marcarolo, istituito nel 1979, è situato al confine tra Piemonte e Liguria, a una decina di km dal mare in linea d'aria. Si estende per 8200 ettari, a un'altitudine compresa tra i 335 m s.l.m. (laghi della Lavagnina) e 1172 m (monte delle Figne).Comprende i seguenti comuni della Provincia di Alessandria:
Dal punto di vista geologico il Parco è caratterizzato dalla prevalenza di ofioliti, composizione rocciosa costituita da serpentiniti e serpentinoscisti. Estramamente ricco dal punto di vista idrografico, dispone di bacini artificiali (laghi della Lavagnina, laghi del Gorzente), utilizzati per produzione di energia idroelettrica nonché per usi potabili.Prevalentemente ricoperto da boschi di latifoglie che stanno spontaneamente ricolonizzando alcuni versanti, il parco è stato oggetto anche di estesi rimboschimenti a conifere. La breve vicinanza al mare delle montagne, costituisce una linea di demarcazione tra il clima tipico continentale e il clima mediterraneo, dando luogo a condizioni climatiche particolari che permettono la coesistenza di specie tipiche della flora alpina e specie caratteristiche dell’ambiente mediterraneo, in una zona dall'estensione relativamente limitata.
Dal punto vista faunistico notevole è la presenza di rettili e anfibi; sono presenti infatti ben otto specie di serpenti e, nelle vecchie miniere, il geotritone italiano che vive in assenza di luce. Nei ruscelli del parco vivono speci ittiche quali la trota faro. Vi si trova inoltre il gambero d’acqua dolce, crostaceo ormai molto raro. Nei boschi del parco trovano un habitat favorevole cinghiali, volpi, tassi, ghiri, pipistrelli, caprioli, ricci, faine, lepri. Situato su una frequentata rotta migratoria, vi nidificano numerose specie di uccelli. Tra i rapaci, merita una menzione particolar il biancone, che è a rischio di estinzione, e assunto a simbolo della area protetta del parco.