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Predosa

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Predosa
Paese: Italia
Regione: Piemonte
Provincia: Alessandria di Alessandria  (AL )
Latitudine: 44° 45‘ Nord
Longitudine: 8° 39‘ Est
Altitudine: 136  m s.l.m.
Superficie: 32,90 km2
Popolazione:
 - Totale
 - Densità

2.074
63 ab/km2
Frazioni: Retorto, Castelferro, Mantovana
Comuni limitrofi: Capriata d'Orba,Rocca Grimalda, Casal Cermelli
CAP: 15077
Prefisso telefonico 0131
Codice ISTAT: 006140
Codice fiscale: H021
Abitanti (nome): predosini
Sito istituzionale: []

Predosa è un comune della Provincia di Alessandria situato sulla sinistra del torrente Orba.

Storia

Zona di confine del territorio del comune di Alessandria, veniva considerato parte del quartiere di Gamondio, e fino al XV secolo seguì le sorti della città.

Occupato da Filippo Spinola e Luigi de Montagna Castro Pallavicini, per conto di Guglielmo di Monferrato, nel 1450, fu avamposto monferrino per incursioni nel territorio del Ducato di Milano, allo scopo di danneggiare il commercio tra Alessandria e il capoluogo lombardo. Assediato da Corrado da Fogliano, con la collaborazione dei genovesi del doge Pietro Campofregoso, lo Spinola resistette asserragliato nel castello predosino. La mancata espugnazione del borgo, fece venir meno l'appoggio dei genovesi, e fu l'inizio del deterioramento dei rapporti tra la Repubblica di Genova e il ducato di Milano. Nel frattempo, lo Spinola, attirato con l'inganno alla corte del duca, sparì in circostanze misteriose.

Nel 1454, con la pace di Venezia, Predosa tornò a far parte del ducato di Milano. Nel 1470 fu infeudato alla famiglia Beccaria che lo mantenne fino al 1591. Alla morte di Aureliano Beccaria, fu oggetto di una contesa giudiziaria tra Milano, la figlia del Beccaria e la veneranda Congregazione di San Paolo decollato di Pavia, nominata erede universale a scapito della figlia. Messo praticamente in vendita, il borgo fu acquistato con regolare contratto, il 18 settembre 1619 dal Marchese Ludovico Guasco di Solero. Nel 1707 passò ai Savoia e da allora seguì le sorti del Regno Sabaudo.

Altro

Il Museo dell'oro è composto da due sale nei locali messi a disposizione dall'amministrazione comunale. Nella prima sono illustrati i giacimenti auriferi primari di tutta Italia, nella seconda i depositi alluvionali della Val Padana. La storia dei singoli giacimenti è illustrata da documenti, alcuni dei quali risalgono al Seicento, da carte topografiche , da titoli minerari del XIX e XX secolo, da una raccolta bibliografica, da opuscoli, giornali, foto e attrezzi usati dai cercatori d'oro. Sono esposti anche campioni d'oro rinvenuto nel torrente Orba e minerali auriferi, nonché scaglie e polveri d'oro raccolte in diversi fiumi.


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