Schutzstaffel
- Per altri significati della sigla SS: vedi SS (disambigua).
Le Schutzstaffel (tedesco per "Corpi di Protezione", spesso abbreviato con SS) furono un'unità paramilitare d'elite del Partito Nazista Tedesco. Vennero formate pescando tra le fila delle SA, nel 1925, per essere la guardia personale di Adolf Hitler e per sorvegliare i raduni dell'NSDAP. Il 6 gennaio 1929 Hitler nominò Heinrich Himmler come capo delle SS, che contavano solo 280 uomini. Con l'approvazione di Hitler, Himmler ingrossò le SS e per la fine del 1932 queste contavano già 52.000 membri. Dopo solo un anno erano arrivate a oltre 209.000 uomini.
Prima del 1932 le SS vestivano la stessa uniforme delle SA, ad eccezione di una cravatta nera e di un berretto nero con un simbolo a forma di teschio (Totenkopf, "testa di morto"). Successivamente adottarono un uniforme nera e, appena prima della guerra, una grigia. La popolazione tedesca ammirava la disciplina delle SS, specialmente se paragonate alle SA che talvolta si abbandonavano alla violenza casuale. Il loro motto era "Il mio onore è la lealtà " (in tedesco: "Meine Ehre heißt Treue"). Il sistema dei gradi delle SS era unico, in quanto non copiava i termini usati nella Wehrmacht.
Heinrich Himmler, assieme al suo braccio destro Reinhard Heydrich, consolidò il potere dell'organizzazione. Nel 1931 Himmler diede ad Heydrich l'incarico di costituire un servizio di intelligence all'interno delle SS, il Sicherheitsdienst (SD).
Al momento dell'inizio della seconda guerra mondiale il numero dei membri salì a 250.000 e le Waffen-SS vennero formate nel dicembre 1940 per combattere a fianco della Wehrmacht, l'esercito regolare tedesco. Le SS ricevettero anche il controllo della Gestapo nel 1936.
Le SS si evolsero in una forza altamente efficace e letale, durante la seconda guerra mondiale. Al loro culmine, il nome e la reputazione per una violenza efficente e terrificante, erano sufficenti a infondere paura nel cuore di chiunque. Hitler diede alle SS giurisdizione su tutti i campi di concentramento e gli permise di supervisionare il controllo quotidiano di tutte le nazioni conquistate dalla Germania durante la guerra.
Verso la fine della seconda guerra mondiale, un gruppo di ex-ufficiali delle SS si rifugiò in Argentina e mise in piedi una rete di fuggitivi nazisti con il nome in codice di ODESSA (un acronimo per Organisation der ehemaligen SS-Angehörigen) con diramazioni in Germania, Svizzera, Italia e Vaticano, diretta dai dintorni di Buenos Aires, e che aiutò Adolf Eichmann, Josef Mengele, Erich Priebke e molti altri criminali di guerra a trovare rifugio in America Latina. Alcuni storici comunque considerano la storia dell'ODESSA come ampiamente esagerata dal giornalismo sensazionalistico.
Il 30 settembre 1946, i giudici del tribunale del Processo di Norimberga condannarono le SS, dichiarandole un organizzazione criminale. I gidici sottolinearono questa sentenza dichiarando che: le SS vennero usate per scopi che erano criminali, che comprendevano: la persecuzione e lo sterminio degli ebrei, brutalità ed esecuzioni nei campi di concentramento, eccessi nell'amministrazione dei territori occupati, l'amministrazione del programma di lavoro schiavistico e il maltrattamento e assassinio di prigionieri di guerra (IMT, 1946, Vol. XXII, p.516, in: Höhne, 1969, p.3). La sentenza continuava dichiarando che il sospetto di crimini di guerra sarebbe stato allegato a tutte le persone che erano state ufficialmente accettate come membri delle SS...che divennero o rimasero membri dell'organizzazione sapendo che veniva usata per la commissione di atti dichiarati criminali dall'articolo 6 dello statuto di Londra sui crimini di guerra (IMT, 1947-1949, Vol. XXII, p.517 in: Höhne, 1969, p.3).
Vedi anche: Guardia pretoriana, Servizio segreto, Theodor Eicke, Einsatzgruppen
Capi delle SS
Riferimenti bibliografici