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Serra Riccò

Per la redazione di questo articolo, si invita a seguire lo schema suggerito in WikiProject Comuni
Serra Riccò
Paese: Italia
Regione: Liguria
Provincia: Genova di Genova  (GE )
Latitudine: 44° 30‘ Nord
Longitudine: 8° 56‘ Est
Altitudine:  m s.l.m.
Superficie: 26 km2
Popolazione:
 - Totale
 - Densità

7.862
302 ab/km2
Frazioni: San Cipriano, Serra, Valleregia, Orero, Pedemonte, Castagna, Mainetto, Prelo
Comuni limitrofi:  
CAP: 16010
Prefisso telefonico 010
Codice ISTAT: 010058
Codice fiscale:
Abitanti (nome):  
Sito istituzionale: []

Serra Riccò è un comune di 7.862 abitanti della provincia di Genova. È situato nell'Alta Valle del torrente Polcevera (Val Polcevera) che fa parte della "cinta" (o giogo) genovese. Situato su una superficie di 2.617 ettari, ad un'altitudine che varia tra i 78 mt s.l.m. e i circa 780 mt. del gruppo del Sella, è il centro più popoloso dell'alta Val Polcevera.

Il comune risale all'epoca napoleonica ed ingloba parte della pieve di Santa Maria di Serra e quella di San Cipriano che anticamente erano comuni distinti ed ora sono frazioni montane del comune assieme ad Orero, che in epoca pre-napoleonica faceva parte del comune limitrofo di Sant'Olcese, e Valleregia.

Le frazioni di fondovalle che si incontrano proveniendo da Genova sono Mainetto, Castagna, Pedemonte (sede del municipio), poste lungo il corso del torrente Secca principale affluente del Polcevera, e Prelo sul versante opposto del monte di San Cipriano, bagnata dal torrente Riccò.

Table of contents
1 Le frazioni
2 Feste

Le frazioni

Di particolare interesse sono le storie legate alle frazioni di Serra Riccò.

San Cipriano

Genovese - San Çeprian (San Sepriàn)

San Cipriano è sicuramente una delle più ricche in materia. basti pensare alla piccola chiesa di San Michele di castrofino, edificata nel VI secolo recante la scritta:

ANNO DVI
HIC IN SECRETARIO
BEATI ARCANGELI
MICHAELIS REQUIES
CIT BONE MEMORIE SUNDO DEIN
DE OBIT SABATINUS
DIACUNUS FILIUS EIUS
ET POSTEA LUPOA
RA CONIUX ET GE
NETRIX EORUM
QUI PARITER IUXTA
IN SUO SEPULCRO
REQUIESCUNT VITA VI
VANT CUM DOMINO SEMPER

Anno 506/Qui nella Sacristia/del Beato Arcangelo/Michele riposa/Sundo di Buona Memoria./Dopo di lui morì Sabatino/diacono suo Figlio/e poscia Lupara/moglie e madre/di quelli/che parimente/riposano vicino/nel suo sepolcro/Vivano sempre col Signore.

La parocchiale di San Cipriano di stile barocco tradisce con il maestoso e bellissimo campanile la sua origine medievale (IX secolo secondo la tradizione) e conserva i segni dei numerosi restauri e rifacimenti subiti nel tempo con affreschi, stucchi e marmi di gran pregio.

Un interessante esempio di architettura liberty si trova nel castello, costruito sul finire dell'ottocento con materiale di recupero proveniente da un'antico castello appartenuto a Rustico di Caschifellone. Questo era padre del più illustre abitante di Serra Riccò, ed uno dei più grandi uomini che Genova abbia mai avuto, il Caffaro, primo cronista di un libero comune, statista, diplomatico genovese e crociato.

San Cipriano è anche titolare di una delle due squadre di calcio del Comune e nella frazione è presente la scuola elementare "Caffaro".

Serra

Genovese - Særa (Sèra)

A Serra la parocchiale di Santa Maria Assunta venne istituita in data anteriore al 1143; l'edificio in muratura sostituì quello vecchio di legno, definitivamente, nel 1888. Di bell'aspetto, è immersa in un paesaggio dal quale lo sguardo spazia lungo tutta la Val Polcevera sino al porto di Sampierdarena e, quindi, al mare. Serra è sede della stazione ferroviaria del "Piano orizzontale dei Giovi" e della stazione dei carabinieri, che in pratica servono il comune di Mignanego, essendo poste vicino al confine nei pressi del torrente Riccò.

Valleregia

Genovese - Vöiæ (vuiè)

Valleregia non a caso porta questo nome. Nel 725, infatti, il re Liutprando vi soggiornò, ricoverando nella piccola chiesa di san Martino le spoglie di Sant'Agostino, in viaggio verso Pavia. La chiesetta aveva all'epoca già più di 300 anni, essendo datata 407, fondata dal francese San Claro; destino volle che nel suo undicesimo centenario fosse distrutta proprio dall'esercito francese. Negli stessi anni del suo passaggio, il santo fondò anche la chiesa dedicata alla Natività della Madonna su di un'antica cappella paleocristiana.

Oggi divenuta chiesa parrocchiale al posto di san Martino, la bella chiesa ospita importanti gruppi marmorei, come l'altare, ed il pregiato coro ligneo, entrambi cinquecenteschi e l'ancona seicentesca che conserva le reliquie di san Claro. una curiosità: pare che il campanile sia stato ricavato da una torre di avvistamento di epoca romana. Non è difficile crederlo data l'incredibile vista che si ha da un'invidiabile posizione come quella sulla quale sorge la località.

Orero

Genovese - Öê (ooè)

Anche ad Orero si può trovare una bellissima chiesa Parrocchiale, dedicata a San Lorenzo e costruita in un periodo incerto, compreso tra il 1417 ed il 1598. A parte ciò è da ammirare la facciata splendidamente affrescata. La storia legata ad Orero viaggia su di un binario, in parte evidente e legata al suo nome (ore'eas era la dea ligure dei boschi) ed in parte rimasta letteralmente seppellita per oltre duemila anni; calpestata da infinite generazioni di viandanti che per secoli hanno solcato le vie che dall'Europa portavano al Mediterraneo e che dal porto di Genova giungevano agli empori del continente.

Nel 1923 infatti, durante la realizzaizone della ferrovia che collega tutt'oggi Genova al comune di Casella, vennero ritrovate alcune anfore contenenti migliaia di monete preromane (chiamate "il tesoretto di Serra Riccò"), in gran parte perdute, in parte conservate ad Aosta in seguito alla donazione fatta dal comune di Genova ai Casa Savoia ed in parte in alcuni musei genovesi.

Pedemonte

Genovese - Pedemönte (Pedemunte)

Il ritrovamento del tesoretto si collega in linea diretta con il ponte sito in località Ciaè, nella frazione di Pedemonte che è posto su un'antica strada che collegava il passo di Crocetta d'Orero (il più basso s.l.m. d'Italia) col fondovalle, c'è chi lo vuole romano, chi romanico, chi medievale. Comunque posto su di una importante direttrice Europa-Mediterraneo porta poco più avanti al luogo ove venne nel XVI secolo eretta una chiesa in onore di San Rocco di Montpelier (oggi santuario) come ringraziamento per avere protetto la popolazione dalla terribile epidemia di peste nera del XIV secolo.

Lì vicino, nel 1506 il contadino Agostino Pedemonte, ritrovò nel greto alla confluenza del rio Pernecco nel torrente Secca, la famosa Tavola Bronzea di Polcevera, documento datato 117 a.C. riportante la senteza dei fratelli Minucii (sententia minuciorum) mandati da Roma in qualità di alleati dei Genuates per risolvere un contenzioso fra tale popolazione e quella dei Veiturii Langenses riguardo il territorio di comune sfruttamento.

La tavola fu addirittura per molti anni affissa ad una parete della cattedrale di San Lorenzo a Genova e definita "Bibbia dei genovesi". Oggi una copia fa bella mostra di sè nel palazzo della casa comunale, recentemente restaurata ed arricchita con opere dell'artista di Bogliasco Gianmarco Crovetto. fra le altre opere, un mosaico raffigurante una fenice, emblema della civiltà che risorge dalle ceneri della guerra. Dello stesso artista anche il bellissimo affresco che occupa tutta la parete del palco sulla piazza delle feste (dedicata alla tavola bronzea di Polcevera) e raffigurante tutta la vallata di Serra Riccò.

La Parrocchia, eretta nella seconda metà del XIII secolo presenta un bell'altare dedicato inizialmente a san Francesco d'Assisi quindi a N.S. del Carmine, il campanile è uno dei più antichi della valle e già nel 1862 aveva quatro campane. Nella frazione è presente la Croce Rossa, una scuola elementare (E. Montale) ed una media inferiore (G. Ungaretti).

Castagna

Genovese - Castagna

Le frazione di Castagna è legata ad una grande famiglia dell'aristocrazia genovese, i Negrotto Cambiaso all'indifferenza dei quali non è sopravvissuta l'antica e bellissima villa omonima con annesso cimitero di famiglia. Questo è stato in parte riutilizzato per la costruzione degli spogliatoi di un campo di calcio che è stato anche campo di allenamento del Genoa e sul quale gioca la squadra locale Nuova Serra Riccò. Castagna è sede della P.A. Croce Bianca Val Secca.

Mainetto

Genovese - Mainetto (Mainettu)

La famiglia mainetto invece ha caratterizzato anche nel nome l'ultima frazione prima del comune di Genova lungo il Secca, oltre ad avere consentito la costruzione della parrocchia. Mainetto è importante per le piccole industrie e realtà economiche che vi operano.

Prelo

Genovese - Prelo (Prelu)

In ultimo, Prelo. A causa di una divisione territoriale fatta sulle carte e non da chi conosceva il territorio, Prelo si trova svantaggiata rispetto alle altre frazioni dal punto di vista logistico. Una curiosa storia caratterizza la località, che in passato venne anche chiamata "Pruscèn" in genovese, "Prussiani" in italiano, poichè si narra che un esercito prussiano si accampò nel greto del torrente Riccò, spesso secco come la maggior parte dei torrenti liguri. Altrettanto caratteristiche però sono le alluvioni che possono essere provocate anche da una sola notte di pioggia forte, e proprio una di queste portò con sè pussiani, armi ed accampamento.

Feste

La festa più importante è quella che si tiene il 14, 15 e 16 agosto a Pedemonte, dedicata a San Rocco e durante la quale i cittadini hanno fatto voto di non ballare per la protezione ricevuta dalla peste. Altre feste importanti sono quelle delle parrocchiali, in particolare Serra, Valleregia ed Orero; delle Publiche Assistenze a Castagna e Pedemonte, del "Palio della tavola bronzea" e della Pro Loco, sempre a Pedemonte, in estate.


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