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Sinclair ZX80

Il Sinclair ZX80 è un nanocomputer costruito nel 1980 da Clive Sinclair, basato sul microprocessore Zilog Z80A con clock a 3.25MHz.

Sinclair ZX 80
Febbraio 1980

La RAM di sistema era di 1KByte, comprendeva il sistema operativo e lo spazio utente. La scheda madre contenteva una ROM da 4KByte, un modulatore video, ed un'interfaccia per il registratore. La tastiera era a membrana ed era fissa, ricavata dalla scheda madre. Non supportava colori nè sonoro, il Basic poteva trattare solo numeri interi e la tastiera si rovinava in fretta.

Per risparmiare sui costi di produzione, il computer non aveva circuiti elettronici dedicati alle principali funzioni di I/O, quindi la CPU Z80A, opportunamente programmata, doveva scandire la tastiera per intercettare i tasti premuti, generare i segnali necessari per la visualizzazione sullo schermo come un processore video e gestire il registratore a cassette. Questo causava il caratteristico sganciamento del video alla pressione dei tasti o all'esecuzione di un programma.

Il Sinclair ZX80 fu il capostipite di una nuova e più potente serie di nanocomputer, usati prevalentemente per i giochi.

Anche se un Articolo del 1985 di PC World lo accusava di aver scoraggiato milioni di utenti a voler mai avere a che fare con i PC, i 70.000 pezzi venduti prima dell'agosto 1981, quando uscì di produzione, ne testimoniano il grande successo.


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