Vischio
Vischio (o Viscum album, dal latino Viscum), pianta cespugliosa che appartiene alla famiglia delle Viscacee o Lorantacee; se ne possono contare circa settanta specie sparse nelle regioni temperate e calde di tutto il mondo.ramoscello di vischio
Pianta parassita
Il vischio č una pianta parassita sempreverde di numerosi alberi latifoglie come ad esempio: pioppi, tigli, olmi, noce ecc. Se ne può notare la sua presenza specialmente in inverno, quando i suoi cespugli piantati nei tronchi sono evidenziati dalla perdita delle foglie della pianta che li ospita.
Per la sua peculiaritĂ , al vischio fanno riferimento alcuni modi di dire entrati nel linguaggio corrente: può essere vischiosa una sostanza attaccaticcia o una persona particolarmente tediosa, mentre non č gradevole rimanere invischiati in certe situazioni.
Caratteristiche
Caratterizzato da foglie oblunghe e coriacee della larghezza di circa 2 cm poste a due a due lungo il ramo, il vischio ha i fiori gialli e frutti dalle bacche sferiche bianche o giallastre translucide e con l'interno gelatinoso e colloso. Queste bacche, tossiche per l'uomo, trasportate e disperse dagli uccelli (che se ne cibano), si insediano nelle intercapedini di un ramo di una pianta ospite e iniziano a germogliare. Attraverso un cono di penetrazione ha inizio la formazione di un piccolo tronco e lo sviluppo del vischio. Nel caso in cui le bacche cadano invece al suolo, muoiono senza germogliare. Di solito la pianta ospite non subisce danni a patto che non ci siano troppi individui, in tal caso per liberarsene si dovrĂ procedere a recidere il ramo.ProprietĂ
La coltivazione del vischio č praticata per fini ornamentali ed in erboristeria (dalle sue foglie si ricavano preziosi infusi), recidendo in primavera una parte di ramo da una pianta ospite e innestando, schiacciandola, una bacca di vischio matura. Dopo un lento sviluppo, che può durare anche un paio di anni, inizierĂ la sua crescita spontanea.Antiche tradizioni celtiche
Al vischio sono riconducibile leggende e tradizioni molto antiche: per le popolazioni celtiche, che lo chiamavano oloaiacet, era assieme alla quercia considerato pianta sacra e dono degli dči; secondo una leggenda nordica teneva lontane disgrazie e malattie; continua in molti paesi a essere considerato simbolo di buon augurio durante il periodo natalizio: diffusa č infatti l'usanza, originaria dei paesi scandinavi, di salutare l'arrivo del nuovo anno baciandosi sotto uno dei suoi rami.Link
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