Alessandro Volta
Il Conte Alessandro Giuseppe Antonio Anastasio Volta (18 febbraio 1745 - 5 marzo 1827) fu un fisico italiano, conosciuto per l'invenzione della batteria elettrica.
Volta nacque e venne educato a Como dove divenne professore di fisica alla Scuola Reale nel 1774.
La sua passione fu sempre lo studio dell'elettricità , e ancora giovane studente, scrisse addirittura un poema in Latino su questo affascinante, nuovo fenomeno. De vi attractiva ignis electrici ac phaenomenis inde pendentibus è il suo primo scritto scientifico. Nel 1775 creò l'elettroforo, un congegno che produce una carica elettrica statica. Nel 1776-77 studiò la chimica dei gas, scoprì il metano, e condusse esperimenti come la combustione del gas tramite una scintilla elettrica in un recipiente chiuso. Nel 1779 divenne professore di fisica all'Università di Pavia, una cattedra che occupò per 25 anni.
Nel 1800, come risultato di un disaccordo professionale sul galvanismo sostenuto da Luigi Galvani, sviluppò la cosidetta pila voltaica, un predecessore della batteria elettrica, che produceva una corrente elettrica costante. Volta determinò che la coppia più efficace di metalli dissimili, producenti elettricità era composta da zinco e argento. Inizialmente condusse esperimenti con celle individuali collegate in serie, ogni cella era un calice da vino riempito di salamoia, nel quale erano immersi due elettrodi dissimili. Nella pila elettrica i calici erano sostituiti da cartone imbevuto di salamoia, e le dimensioni erano limitate dal peso che la cella inferiore poteva sopportare senza che tutta la salamoia venisse strizzata fuori dal cartone.
Volta sposò Teresa Peregrini, figlia del Conte Ludovico Peregrini, nel 1794 e la coppia ebbe tre figli.
In onore del suo lavoro nel campo dell'elettricita, Napoleone lo proclamò Conte nel 1810 e nel 1815 l'Imperatore d'Austria lo nominò professore di filosofia a Padova
Nel 1881 l'unità di misura SI del potenziale elettrico venne chiamata volt in suo onore.
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