Andrea Mantegna
Andrea Mantegna (Isola di Carturo, 1431 - Mantova, 13 settembre 1506), pittore, lavora e vive a Mantova alla corte dei Gonzaga, viaggi a Roma e in Toscana.
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Dalla nativa Padova ebbe un’educazione classica, che arricchisce con l’osservazione diretta di opere classiche, delle opere padovane di Donatello, e la pratica del disegno con influssi fiorentini (tratto deciso e sicuro) e tedeschi (tendenza alla rappresentazione scultorea).
Caratteristiche e opere
Affreschi della Chiesa degli eremitani
Padova, 1453
Storie di San Giacomo:
Orazione nell’orto
tempera su tavola
1455
Il paesaggio è pietrificato e desertico, quasi artificiale nella modellazione delle rocce; Gesù presa su una roccia simile ad un altare sulla destra. Sullo sfondo si vede Gerusalemme, i cui edifici erano copiati da Roma e da Venezia, le mura restaurate.
San Sebastiano
Olio su tavola
1480
Il santo trafitto è legato ai resti di un edificio classico in rovina, una colonna con capitello composito. Lo sfondo è un paesaggio urbano: in basso una città classica in rovina, sopra una fortezza, sopra alla quale si trova un’acropoli.
Camera degli sposi
affreschi
1474
L’utilizzo della prospettiva da l’illusione della presenza di un loggiato al posto delle pareti e della volta. Le immagini sono delimitate da finte architetture di paraste; la volta è affrescata come se fosse sferoidale e presenta centralmente un oculo, da cui si sporgono fanciulle, putti, un pavone ed un vaso, che si stagliano sul cielo azzurro. Delle false tende tirate rivelano le scene, che celebrano l’elezione a cardinale di Francesco Gonzaga. Sulla parete nord è ritratto il momento in cui Ludovico riceve la notizia dell’elezione: grande è l’attenzione ai particolari, alla veridicità , all’esaltazione del lusso della corte. Sulla parete ovest è rappresentato l’incontro tra il marchese e il figlio cardinale; la scena ha una certa fissità , determinata dai staticità dei personaggi ritratti di profilo o di tre quarti per enfatizzare l’importanza del momento; sullo sfondo è presente una Roma idealizzata, come augurio per il Cardinale.
L’importanza del Mantegna è data dalla sua capacità di coinvolgere emotivamente e quasi fisicamente l’osservatore della scena, rendendola quasi reale ed animata.