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Donatello

Donatello nasce a Firenze nel 1386 e vi muore il 14 dicembre 1466; discepolo del Ghiberti, amico di Brunelleschi.
Lavora a Firenze, a Prato, a Siena, a Padova e con varie tecniche (tuttotondo, bassorilievo, sticciato), con varie materie (marmo, bronzo, legno). Si stacca definitivamente dal gotico, riallacciandosi e superando l’arte greca e romana sia formalmente sia stilisticamente; particolare la sua capacità di infondere umanità e introspezione alle opere.

Table of contents
1 Opere

Opere

San Giorgio

Statua in marmo
1416
Qualche traccia di gusto gotico nelle decorazioni del mantello; tuttavia la figura è solida, massiccia, lo sguardo lascia comprendere una forza morale che accompagna la forza fisica. Figura statica, unico punto di osservazione, lo scudo aggiunge una terza base di appoggio.

San Giorgio e il drago

Bassorilievo in marmo posto sul basamento del San Giorgio; uso della prospettiva geometrica e delle sticciato per lo sfondo; contrapposizione tra la rozzezza del drago e la ragione incarnata dalla fanciulla e dal porticato in prospettiva posto alle sue spalle. L’eroe è realisticamente impegnato in una furiosa lotta.

Profeta Abacuc

Statua in marmo
1425
Imponenza e dignità date dal forte effetto chiaroscurale del mantello; vero ritratto non idealizzato né perfetto, ma vero e sofferente, con i lineamenti contratti e disarmonici, in quanto la usa bellezza è data dalla dignità.

Banchetto di Erode

Formella bronzea
1427
Uso della prospettiva e dello sticciato che danno molta profondità alla scena, grazie anche all’artificio di creare un varco al centro tra Erode e i convitati disgustati dalla testa di San Giovanni Battista.

David

Bronzetto
1440
Progettato per poter essere visto da più punti; si ispira all’arte ellenistica: corpo nudo (non più raffigurato dopo l’età classica), con sbandamento dell’asse, daga come terzo appoggio, piede sulla testa di Golia; volto molto pensoso, corpo morbido e vivace, come ritratto dal vivo; rappresenta la ragione che trionfa sulla forza bruta e sull’irrazionalità.

Cantoria

1433
Fregio continuo di età ellenistica, scandito da colonnine, circondato da fregi e cornici; scena poco religiosa, putti danzanti vorticosamente, dinamismo delle figure appena abbozzate.

Monumento equestre al Gattamelata

Bronzo
1453
Ispirato alla statuaria equestre romana, tematica non più ripresa nel Medioevo (vedi statua di Marco Aurelio); verismo sia del volto molto espressivo e risoluto, sai del cavallo, sia del corpo.

Maddalena

Statua lignea
1456
Corpo scheletrico, reso informe dalla massa di capelli; traspare dal volto inciso la fatica, il dolore, l’animo stanco. Soprattutto in età avanzata, egli lascia ogni modello precostituito per rappresentare i sentimenti più profondi dell’animo umano.


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