Annapurna
style="background:#C7BCA3 ;" align="center" colspan=2| Annapurna | |
width='115px' valign="top" | Altezza: | 8.091 |
Località: | Nepal |
Latitudine: | 28° 35' N |
Longitudine: | 83° 57' E |
Catena montuosa: | Himalaya |
Prima salita:
- data - alpinista | 3 giugno, 1950 Maurice Herzog e Louis Lachenal |
L' Annapurna è un massiccio montuoso situato nel Nepal centrale e fa parte della catena dell'Himalaya. È lungo circa 55 km e la sua cima più alta, l'Annapurna I, è alta 8.091 m. È stato il primo 8.000 ad essere conquistato dall'uomo. Il suo nome, in sanscrito, significa dea dell'abbondanza.
Conformazione
Il massiccio dell'Annapurna comprende 6 cime principali:
Prima salita
Nel 1950, nonostante la scarsa esperienza di spedizioni alpinistiche extra-europea fino ad allora effetuate, i francesi organizzarono quella che sarebbe diventata la prima spedizione a raggiungere la vetta di un 8.000.
Ne facevano parte Maurice Herzog, in qualità di alpinista e capo-spedizione, gli alpinisti Jean Couzy, Marcel Schatz, Louis Lachenal, Gaston Rébuffat; e Lionel Terray; il medico Jacques Oudot; il regista cinematografico Marcel Ichac; gli ufficiali di collegamento Francis de Noyelle ed il nepalese Ghan Bikram Rana; inoltre furono assoldati sul posto 8 portatori d'alta quota.
La partenza dalla Francia avvenne il 30 marzo; dopo aver raggiunto Pokhara, capoluogo della regione, la spedizione si assestò nella località di Tukucha da cui prese ad esplorare la zona per individuare la migliore via di accesso e di salita. Fu solo il 22 maggio che fu piantato il campo base ed iniziò l'ascensione vera e propria. Dal campo base alla vetta c'erano 3.478 metri di dislivello; furono necessari 5 campi intermedi e solo la mattina del 3 giugno i due alpinisti Herzog e Lachenal riuscirono ad arrivare in vetta. Fu la prima vetta di un 8.000 ad essere scalata. Non fu mai usato ossigeno, contrariamente a quanto avvenne in seguito nelle salite degli altri ottomila. Dall'ultimo campo alla vetta vi era un dislivello di 680 metri; furono impiegate 8 ore a percorrerlo con una media di 85 metri di salita all'ora.
Il successo ottenuto fu pagato duramente. Vuoi per la scarsa esperienza, vuoi per l'equipaggiamento indeguato, vuoi per il peggioramento delle condizioni atmosferiche, sia Herzog che Lachenal riportarono accecamenti, congelamenti estesi di mani e piedi; Lachenal subì amputazioni ad entrambi i piedi.
I quattordici ottomila |
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