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Capalbio

Per la redazione di questo articolo, si invita a seguire lo schema suggerito in WikiProject Comuni
Capalbio
Paese: Italia
Regione: Toscana
Provincia: Grosseto di Grosseto  (GR )
Latitudine: 42° 27' 15" 84 Nord
Longitudine: 11° 25' 21" 72 Est
Altitudine: 217  m s.l.m.
Superficie: 108,60 km2
Popolazione:
 - Totale
 - Densità

3.912 (Cens. 2001)
29,39 ab/km2
Frazioni: Capalbio Scalo, Borgo Carige, Torba, Pescia Fiorentina, Vallerana, Giardino, Selva Nera, Carige Alta, Torre Palazzi, Chiarone
Comuni limitrofi: Magliano in Toscana Scansano Castiglione della Pescaia Campagnatico Gavorrano Roccastrada
CAP: 58011
Prefisso telefonico 0564
Codice ISTAT: 053003
Codice fiscale: B646
Abitanti (nome):  
Sito istituzionale: www.comune.capalbio.gr.it

Capalbio (GR) è un comune con poco meno di quattromila abitanti, dista dal Capoluogo circa 40 km.

Table of contents
1 Storia
2 Cultura
3 Amministrazione
4 Vedi anche:

Storia

Origine del nome

Probabilmente il nome Capalbio deriva da "Caput Album" o "Campus Albus", sembra per via degli alabastri bianchi che caratterizzano il luogo.

Cenni storici

Il Castello di Capalbio faceva parte della donazione all'Abbazia dei Santi Anastasio e Vincenzo alle Tre Fontane nell'805 da parte di
Carlo Magno. Del 1161 è il privilegio di papa Alessandro III che confermava quel possesso alla stessa abbazia. Pochi anni più tardi sono gli Aldobrandeschi ad ottenere le terre di Capalbio, che alla fine del XIII secolo, vengono conquistati da Orvieto. In seguito Capalbio passò alla repubblica di Siena, cadendo sotto il dominio degli Orsini. Si tratta di un periodo economicamente florido, durante il quale vengono realizzate opere importanti e arricchito il possedimento con mura, case, chiese e viene costruita la Rocca. Nell'aprile del 1555 le truppe spagnole del principe di Morignano, alleate con i Medici, conquistarono Siena e a giugno, dopo Porto Ercole e Orbetello, anche Capalbio cadde sotto il dominio degli spagnoli. Capalbio fu assegnato dalla Spagna a Cosimo dei Medici e da questo momento iniziò per il paese una crisi economica e demografica. Le condizioni economiche subiscono una stasi a causa di diversi fattori tra cui l'insalubrità della zone paludose, la lontananza del potere centrale, la posizione ai confini di stato, la mancanza di una rete viaria adeguata ed infine le incursioni dei turchi. L'aria malsana, comunque, è uno dei più gravi problemi che tutta la Maremma deve affrontare durante il XVII secolo e infatti avviene lo spopolamento dovuto alla malaria. La dinastia dei Medici manterrà la propria sovranità sul Granducato di Toscana fino al 1737, quando, estinto il ramo principale, la successione passerà ai Duchi di Lorena. Nel frattempo lo Stato dei Presidi cessa di essere possedimento spagnolo per passare sotto il dominio degli Austriaci (1707)e quindi dei Borboni (1736). Capalbio perse la propria autonomia amministrativa, dal momento che Leopoldo I lo aggregò a Manciano, e nel 1842 Leopoldo II lo aggregò a Orbetello, status che durerà per 100 anni. In questo periodo alla disastrosa situazione sociale si aggiunse anche la piaga del brigantaggio che terrorizzava la Maremma. Dopo la seconda guerra di indipendenza Capalbio passa sotto il regno d'Italia e l'agricoltura è ancora caratterizzata da estese proprietà fondiarie. Nel 1952, con l'applicazione della riforma agraria, preceduta dalla creazione nel 1951 dell'Ente Maremma, si ha un moderno sviluppo dell'agricoltura e nel 1960 Capalbio ottiene la propria autonomia amministrativa.

Cultura

  • Il Giardino dei Tarocchi

Amministrazione

Vedi anche:


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