Dylan Dog
Attenzione, questo articolo contiene una tramaNel 1986 sorge un personaggio a fumetti creato da Tiziano Sclavi per Sergio Bonelli Editore: Dylan Dog, l'indagatore dell'incubo.
Il personaggio
Dylan Dog, indagatore dell'incubo squattrinato, affronta tutta la tradizione horror precedente con una vena di surrealismo e polemica antiborghese ponendosi in difesa dei deboli e degli oppressi contro i torturatori di ogni tipo. La caratterizzazione grafica di Dylan Dog è ispirata all'attore Rupert Everett, l'ambientazione tipica è quella di Londra dove il protagonista vive. L'abbigliamento è uno dei suoi elementi caratterizzanti: veste sempre allo stesso modo, camicia rossa, giacca nera, jeans blu; ha comprato 12 completi identici dopo la morte di sua moglie Lillie Connolly, seguendo un consiglio dell'ispettore Bloch, suo superiore quando lavorava a Scotland Yard e suo "padre" spirituale (Dylan lo chiama "Old Boy"); l'ispettore è uno dei comprimari principali della serie, insieme all'assistente (o meglio, spalla comica) Groucho, sosia di Groucho Marx dalla freddura perpetua.
Particolare ed esplicito è il garbuglio edipico del protagonista: insegue nelle proprie numerose donne l'immagine della madre Morgana e si scontra drammaticamente con l'ombra del Padre Dylan-Xabaras, scisso in due metà che sembrano alludere alla ambivalenza della figura paterna e dei sentimenti di Dylan per il genitore.
Il progressivo disimpegno di Sclavi ha lasciato ad altri autori il compito di portare avanti la continuity principale del personaggio. Dopo un'assenza di diversi anni, Xabaras ha fatto la sua ricomparsa nel 2004.
Le uscite in edicola
Nell'ottobre 1986 avvenne il suo esordio in edicola con il numero 1, intitolato L'alba dei morti viventi, con soggetto e sceneggiatura di Tiziano Sclavi e disegni di Angelo Stano; si rivelò essere un grande successo di pubblico negli anni a venire. Nel maggio 2003 è uscito in edicola l'albo numero 200, intitolato Il numero duecento, con soggetto e sceneggiatura di Paola Barbato e disegni di Bruno Brindisi.
Le ristampe
Nel luglio 1990 esce la prima ristampa della collana, nel giugno 1991 la seconda e nel giugno 1996 la terza che prende nome Collezione Book.
Il febbraio del 1997 vede l'apparizione del Super Book, un'uscita trimestrale che ripropone i numeri speciali annuali usciti dieci anni prima.
Le uscite annuali
Dall'agosto del 1987 alla serie mensile si affianca un'uscita annuale, chiamato Numero speciale, con una storia più lunga rispetto al solito e con l'aggiunta di volumetti collezionabili di argomenti vari legati all'horror.
Dal marzo del 1991 si affianca un'altra uscita annuale, l' Almanacco della paura dove, insieme alle storie del personaggio, si trovano articoli e curiosità su cinema, letteratura ed altro: tutto sempre legato al tema dell'horror.
Il gennaio 1993 vede l'apparizione di un nuovo appuntamento annuale, il Dylan Dog Gigante, così chiamato per le sue misure molto superiori all'albo mensile e per la presenza di più storie.
Nel luglio 1998 è la volta di Dylan Dog maxi, un'altra uscita annuale che propone tre storie insieme.
L'irregolare
Nell'ottobre del 1990 è uscito un numero "irregolare", Dylan Dog e Martin Mystère - Ultima fermata: l'incubo!, che presenta una storia inedita dove l'indagatore dell'incubo si affianca ad un altro famoso personaggio della Bonelli: Martin Mystère. Il soggetto e la sceneggiatura sono di Alfredo Castelli e Tiziano Sclavi, i disegni di Giovanni Freghieri. L'albo ha avuto un suo seguito nel 1992 con La fine del mondo, sempre disegnato da Freghieri.
Le copertine
Le copertine della serie sono state curate da Claudio Villa fino al numero 41 (1990), e proseguite in seguito da Angelo Stano: entrambi hanno disegnato anche molte storie.
Il film
Nel 1994 il regista italiano Michele Soavi dirige il film Dellamorte dellamore (all'estero noto anche come The Cemetery Man o Of Death and Love), con la sceneggiatura che Giovanni Romoli trae dal romanzo omonimo di Tiziano Sclavi. Lo stesso romanzo aveva ispirato il secondo numero speciale di Dylan Dog, Orrore nero del luglio del 1989, nel quale Dylan incontrava Dellamorte, una sorta di suo alter ego italiano.
Il film vede l'attore inglese Rupert Everett nel ruolo del protagonista Francesco Dellamorte, e l'attrice e modella italiana Anna Falchi nel ruolo femminile.
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