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Enrico Caruso

Enrico Caruso (Napoli, 25 febbraio 1873 - 2 agosto 1921) č stato un grande cantante lirico italiano: č stato considerato il tenore per eccellenza. Possedeva una voce di straordinaria potenza e bellezza e così limpida che era possibile, per chi lo ascoltava, comprendere e distinguere in maniera chiara ogni parola del brano che interpretava.

Nacque in una povera famiglia: il padre Marcellino era un operaio metalmeccanico e la madre Anna Baldini faceva la donna delle pulizie. Dopo aver frequentato le scuole regolari, a dieci anni andò a lavorare col padre in fonderia ma sotto l’insistenza della madre si iscrisse a una scuola serale dove scoprì di essere portato per il disegno; iniziò così ad elaborare progetti di fontane per la fonderia dove lavorava.

Table of contents
1 Biografia
2 Un amore sfortunato
3 Deluso da Napoli
4 Primo cantante ad incidere dischi
5 Core n'grato
6 Hanno detto di lui
7 Bibliografia
8 Link

Biografia

Intorno al 1885 lasciò la scuola facendo il posteggiatore come secondo lavoro. Ma nel frattempo qualcosa stava crescendo in lui: la sua voce. Le prime arie d’opera e le prime nozioni di canto gli vennero insegnate dai maestri Schiardi e De Lutrio.

Nel 1888 sua madre morì di tubercolosi e poco tempo dopo il padre si risposò con Maria Castaldi. Ma oltre a cantare nel coro della chiesa, Enrico fece qualche apparizione in spettacoli teatrali; la sua voce nel frattempo si era irrobustita e le piccole rappresentazioni cominciarono a non bastargli piů. La sua fortuna iniziò quando il baritono Eduardo Missino sentendolo cantare si entusiasmò a tal punto che lo presentò al maestro Guglielmo Vergine il quale accettò di dargli lezioni per fargli migliorare la voce ma pretese da lui il 25% dei suoi guadagni con un contratto che sarebbe durato cinque anni.

Nel 1894 Caruso venne chiamato alle armi, ma dopo solo un mese e mezzo, grazie alle leggi in vigore a quel tempo e ad un maggiore che era amante della musica, venne congedato e mandato a casa per permettergli di continuare a cantare e a studiare. Dopo le lezioni con il maestro Vergine, Caruso si sentiva ormai pronto all’esordio, ma alle prove per la Mignon di Ambroise Thomas non venne accettato. Esordirà il 16 novembre 1894 con una parte ne L’amico Francesco di Domenico Morelli percependo 80 lire per quattro rappresentazioni (poi ridotte a due a causa dello scarso afflusso di pubblico e nonostante una buona critica).

Un amore sfortunato

Iniziò così ad esibisirsi nei teatri di Caserta, Napoli e Salerno e fece la sua prima esibizione all’estero al Cairo percependo la cifra di 600 lire per un mese di lavoro. Nel 1897, a Salerno, Caruso conobbe il direttore d’orchestra Vincenzo Lombardi che gli propose di effettuare con lui la stagione estiva a Livorno; qui Caruso conobbe il soprano Ada Giacchetti, sposata e madre di un bambino. Con lei avrà una relazione che durerà undici anni e da cui nasceranno due figli: Rodolfo ed Enrico junior. Ada lo lascerà per fuggire con il loro autista, con il quale cercherà anche di estorcergli denaro. Tutto finirà in tribunale con la dichiarazione di colpevolezza per la Giacchetti che verrà condannata a tre mesi di reclusione e a 100 lire di multa.

Deluso da Napoli

Nel 1898 Caruso esordisce alla Scala di Milano nel ruolo di Loris in Fedora di Umberto Giordano; seguirono poi tournée in Russia, a Lisbona, Roma, Montecarlo e al Covent Garden di Londra dove interpretò il Rigoletto di Giuseppe Verdi; l’anno dopo sarà a Buenos Aires.

Nel 1900 Caruso cantò nuovamente alla Scala nella Boheme diretta da Arturo Toscanini e nel 1901 a Napoli al San Carlo dietro un compenso di 3.000 lire a recita. Qui, durante l’interpretazione dell’Elisir d’amore ebbe la sua piů grande delusione: la sua emozione e un’insicurezza malcelata non lo fecero cantare al meglio. Fortemente deluso dalla reazione dei suoi concittadini, e dalle critiche che gli vennero rivolte (centrate sul fatto se la sua voce fosse portata maggiormente al registro di baritono piuttosto che su quello di tenore) decise di autoesiliarsi e di non cantare mai piů nella sua cittĂ  natale.

Primo cantante ad incidere dischi

Dopo questo episodio Caruso cercò comunque di curare di piů la sua voce per correggere i difetti e crearsi un repertorio. A Milano incise l’11 aprile del 1902 dieci dischi con arie d’opera per conto della casa discografica inglese Gramophone & Typerwraiter Company. Il cantante napoletano fu il primo a cimentarsi nella nuova tecnologia, fino ad allora snobbata da molti altri cantanti, e questo determinò il suo successo e quello della casa discografica.

A novembre del 1903 č in America, quando ancora stava con la sua amata Ada: aveva avuto un contratto col Teatro Metropolitan di New York e il suo esordio avvenne il 23 novembre con il Rigoletto. Passato l’ impasse della prima, ebbe un tale succcesso con le successive rappresentazioni tanto da diventare l’idolo dei melomani dell’epoca.

Caruso pretendeva ingaggi esorbitanti ma era anche capace di cantare gratis per allietare gli emigranti. Ma oltre alla fama in America, subì anche la gelosia e l’invidia di taluni che lo fecero accusare di molestie sessuali ad una giovane sconosciuta e gridarono allo scandalo per un bacio scambiato in scena con la soubrette Lina Cavalieri. Caruso venne condannato a pagare un’ammenda, subendo così un’ingiustizia ed una cocente umiliazione.

Core n'grato

Nel 1909 incise una serie di ventidue canzoni napoletane che comprendevano anche Core 'ngrato, canzone scritta da Riccardo Cordiferro e da Salvatore Cardillo che si ispirarono alle sue vicende sentimentali dopo l’abbandono da parte della Giacchetti. Fu in quell'anno che Caruso venne operato a Milano per una laringite ipertrofica, intervento che non compromise sul momento la sua carriera tanto da consentirgli di continuare le sue tournĂ©e per il mondo senza trascurare recite per beneficenza durante il periodo della guerra. Solo a Napoli non volle tenere piů alcun concerto sentendosi ancora indispettito dall'accoglienza ricevuta anni prima al San Carlo.

Sposata il 28 agosto del 1918 Dorothy Benjamin, ragazza di buona famiglia piů giovane di lui di venti anni (dalla quale avrĂ  una figlia, Gloria), Caruso iniziò verso il 1920 a soffrire d’insonnia e, durante la rappresentazione de I Pagliacci, ebbe un calo di voce; ma fu tre giorni dopo, mentre cantava ne L’elisir d’amore, che perse sangue dalla bocca e fu costretto a sospendere la recita. Venne operato il 30 dicembre al polmone sinistro. Trascorse la convalescenza in Italia, a Sorrento; dopo una lieve ripresa ebbe una ricaduta e non potč finire il viaggio verso Roma per subire un nuovo intervento chirurgico: il male lo fermò in un albergo a Napoli dove morì a soli 48 anni.

Caruso interpretò due film come protagonista My cousin e The splendid romance.

Hanno detto di lui

Bibliografia

  • Gara, E. - Caruso. Storia di un emigrante (Rizzoli, Milano 1947)
  • Lancellotti, A. - Le voci d’oro (Palombi, Roma 1942)
  • Tortorelli, V. - Enrico Caruso nel centenario della nascita (Artisti Associati, Rimini 1973)

Link

Vedi anche:
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