Esercito
L'esercito è una organizzazione (forza armata) espressa spontaneamente da un popolo o creata da uno stato per fare fronte alla guerra. Ci sono e ci sono stati molti tipi diversi di esercito, in tempi e in luoghi diversi: in tutti però si possono ritrovare alcune costanti fondamentali.- La struttura gerarchica, piramidale: la massa delle truppe è divisa in unità e in sottounità , con un comandante che comanda ciascuna unità e i comandanti delle unità componenti la sua, fino ad un comandante in capo di tutto l'esercito.
- La disciplina e l'obbedienza agli ordini come valori fondamentali.
=Storia ed evoluzione= Le prime forme di esercito furono spontanee alleanze fra più città o villaggi per difendersi da minacce esterne: questi primi eserciti non avevano base stabile ma erano composti da artigiani e contadini che prendevano le armi quando era necessario, per poi tornare alle loro occupazioni una volta cessato il pericolo. Questo tipo di organizzazione però non permetteva ai "soldati" di sviluppare abilità di combattimento o di mantenere un livello di disciplina elevato: questa debolezza rese possibile, ai paesi come l'antico egitto, l'assiria e la mesopotamia in cui la produzione agricola era tanto abbondante da permettere di mantenere improduttivi un cospicuo numero di uomini, di conquistare i territori limitrofi con relativa facilità grazie alla nascita di un esercito statale permanente di militari professionisti, molto più addestrato e disciplinato degli altri e in grado di combattere anche quando gli altri non potevano farlo, come nel periodo del raccolto agricolo.
Table of contents |
2 Esercito nobiliare 3 Esercito di leva 4 Armi 5 Corpi 6 Unità moderne e loro comandanti |
Esercito professionale
Gli eserciti professionali si diffusero rapidamente, e in breve segnarono la differenza fra protagonisti e comprimari della politica dell'antichità . A seconda del tipo di società e di civiltà , il servizio militare era svolto o soltanto da alcuni cittadini (caste guerriere) o da tutti i cittadini, che prestavano servizio militare per un tempo ben definito. A seconda del censo e/o delle possibilità economiche, e quindi delle armi che potevano procurarsi, i soldati venivano suddivisi nelle varie armi, fanti leggeri o pesanti, arcieri, frombolieri o cavalieri: quest'ultima arma era destinata ai più ricchi, che potevano permettersi di comprare e mantenere un cavallo. Le unità più potenti degli eserciti dell'epoca erano quelle di fanteria pesante, come la falange macedone e la testuggine romana.
Esercito nobiliare
Durante il periodo feudale, l'esercito si trasforma di nuovo: chi presta servizio militare sono i nobili e i loro figli, che in genere combattono a cavallo (essendo gli unici a poterselo permettere), accompagnati da fanteria reclutata fra i servi della gleba del feudo, truppe raccogliticce e poco motivate. La cavalleria assume ora un ruolo di primo piano, componendosi di cavalieri con armature in ferro, indossate spesso anche dai cavalli. Le nuove formazioni di cavalleria pesante si dimostrano di una potenza devastante, molto superiori alle formazioni di fanteria dell'epoca: per tutto il medioevo e ancora per buona parte dell'evo moderno fin quasi alla rivoluzione francese, l'esito delle battaglie fu deciso dalle cariche delle unità di cavalleria.
Esercito di leva
Il principale punto debole dell'esercito nobiliare era, come scoprirono a loro spese le monarchie europee che combatterono contro Napoleone, la difficoltà di reintegrare le perdite subite. Davanti ad un esercito di popolo non professionale, male addestrato, male equipaggiato ma estremamente numeroso e continuamente rinforzato da nuovi effettivi come quello francese rivoluzionario, gli eserciti nobiliari europei dovettero ricorrere anche loro all'adozione delle chiamate di leva, ristrutturando l'esercito basandolo principalmente su unità di fanteria e di artiglieria e creando, loro malgrado, un esercito di popolo come quello francese.
=Struttura degli eserciti moderni=
Esistono molti compiti da svolgere in un combattimento moderno: ed inoltre, per la sua stessa estensione un esercito pone dei problemi logistici e gestionali di tutto rispetto, tanto che lo studio dei problemi organizzativi dell'esercito americano durante la II guerra mondiale diede vita ad una scienza interamente nuova, la ricerca operativa. Un esercito ha bisogno di diversi tipi di armi, cioè di combattenti addetti a diverse classi di armamento, e di diversi tipi di corpi, cioè di addetti a mansioni logistiche, organizzative e di supporto ai combattenti.
Armi
L'arma più antica (e la pietra angolare di ogni esercito) è la Fanteria, composta da soldati con armi e artiglieria leggere (fucili mitragliatori e mortai): segue la Cavalleria, che oggigiorno ha abbandonato i cavalli a favore dei carri armati, l'Artiglieria per il supporto al combattimento delle due forze precedenti con cannoni e obici. Oltre a queste forze strettamente impegnate nel combattimento, ci sono il Genio per costruire ponti e strade di fortuna, togliere reticolati e campi minati, demolire strutture eccetera, e le Trasmissioni che si occupa del cosiddetto C3I, cioè le funzioni di Comunicazione, Comando, Controllo e Informazione, vitali per un esercito moderno. Ultima viene l'arma dei Trasporti, che fornisce i mezzi e i materiali per lo spostamento e il dispiegamento delle unità .
Nell'esercito italiano il compito di polizia militare è assolto da un'arma a parte, l'Arma dei Carabinieri, che viene usata anche per compiti di ordine pubblico insieme alla polizia di stato