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Etiopia

Etiopia: simboli nazionali
Bandiera nazionale Stemma nazionale
Etiopia in breve
Denominazione ufficiale: Repubblica Federale
Democratica Etiope
Capitale: Addis Abeba
Abitanti: 67.673.031
Superficie: 1.127.127 km²
Forma di governo:
Lingua ufficiale: amarico
Valuta: Birr
Continente: Africa
Festa nazionale: 5 maggio
Sigla automobilistica: ?
Fuso orario: UTC+3
Prefisso telefonico: +251
Cod. intern. internet: .ET
Membro della ONU dal ?
Membro della IGAD dal ?
Membro della LA dal ?
Membro della NAM dal ?
Membro della OAU dal ?
Membro della OIC dal ?
La Repubblica Democratica Federale d'Etiopia (Ityop'iya, የኢትዮጵያ) è uno stato dell'Africa orientale.

Table of contents
1 Storia
2 Clima
3 Trasporti
4 Turismo
5 Popolazione
6 Politica
7 Politica estera
8 Economia
9 Ambiente
10 Istruzione
11 Sanità
12 Bibliografia
13 Link
14 Altre voci
15 Mari
16 Isole

Storia

1960 – Unificazione ed indipendenza.
1964-1987 – Conflitto con l’Etiopia per la regione dell’Ogaden.
1969 – Il generale Siad Barre sale al potere.
Fondata a Mogadiscio l'Università nazionale somala.

1981 – Comincia un movimento di guerriglia contrario al presidente Barre.

1991 – Barre viene estromesso; guerra civile fra le trib e carestia di massa. Il Somaliland dichiara autonomamente l’indipendenza.
1992 – I “Signori della guerra” saccheggiano gli aiuti alimentari.
1995 – Ritiro della forze ONU.
1997 – Ventisei fazioni firmano un accordo.

2000 – Conferenza per la pace a Gibuti.

Clima

La costa nord molto calda e umida, quella orientale pi mite.

L’entroterra ha una temperatura media annua tra le pi alte del mondo.

Temperatura e precipitazioni

Trasporti

Circa il 50% dei somali nomade e i dromedari sono il loro principale mezzo di trasporto.
La rete stradale di 6.199 km, non esistono autostrade, ferrovie o canali navigabili.
Compagnie aeree: Mogadiscio International.
Navi: 22 (per 13.900 tsl).

Turismo

Il turismo completamente scomparso, volontari e giornalisti, sono le uniche presenze nel paese. Le mine sono un pericolo costante.

Popolazione

Densità: 17 per km²

Il sistema delle trib fondamentale, ma caratterizzato dall’infedeltà dei membri (fenomeno soffocato dalla dittatura di Siad Barre ma ripreso alla sua caduta nel 1991). L’indebolimento dei tradizionali mediatori di giustizia, gli anziani, ha contribuito all’attuale vuoto di potere, mentre la persecuzione degli issaq, ha portato alla secessione del territorio del Somaliland nel 1991. L’identità nazionale resta forte come dimostrato dalla diffusa opposizione alle forze di pace ONU.

Etnie

Somali (95%), bant, arabi, indiani, pakistani ed europei.

Religione

In prevalenza cristiani copti, con una forte minoranza islamica

Politica

Dal 1984, non si tengono elezioni politiche, non esiste un capo di stato internazionalmente riconosciuto, l’Assemblea popolare sospesa. La Somalia vive nell’anarchia dal 1991, anno della fuga dell’ex-dittatore (Siad Barre).
Nel 1997 un Consiglio di salvezza nazionale naufragato senza lasciare tracce.

Una conferenza svoltasi nel Gibuti (2000), ha costituito una assemblea provvisoria, nominando presidente della repubblica Abdulkassim Salat Hassan. Il nuovo governo, sebbene accolto con entusiasmo a Mogadiscio, stato immediatamente rifiutato dai dittatori militari e dalle autorità separatiste del Somaliland e del Puntland

Politica estera

Dopo il ritiro delle forze ONU, la comunità internazionale sembrava voler abbandonare la Somalia, ma nel 2000, il parlamento provvisorio ha ricevuto l’appoggio internazionale. L’autoproclamato Somaliland, preme per il riconoscimento internazionale, ma ha ottenuto solo aiuti di emergenza, non avendo ancora uno status ufficiale.

Economia

Prodotto Nazionale Lordo: 100$ pro capite (159° posto della classifica mondiale).
Bilancia dei pagamenti: - 157 milioni di $.
Inflazione: 81,9%.
Disoccupazione: n.d.

Punti di forza. Pochissimi. Nel nord sono riprese le esportazioni di bestiame verso la penisola araba. Afflusso di denaro dagli emigranti. Crescente mercato degli aiuti alimentari rubati.

Punti di debolezza. Manca ogni tipo di prodotto, tranne le armi. Scarso potenziale economico nel sud. Gravi siccità che uccidono il bestiame. Chiusura del porto di Mogadiscio fino al 2000 a causa della rivolta civile.

Esportazioni

Arabia Saudita 57%; Emirati Arabi Uniti 15%; Italia 13%; Yemen 9%; Oman 1%; altri 5%.

Importazioni

Kenya 23%; Gibuti 17%; Bielorussia 10%; Arabia Saudita 8%; Brasile 7%; altri 35%.

Risorse

Produzione di energia elettrica: 70.000 kw.
Pesca: 15.500 tonnellate.
Petrolio: non produttore, raffinazione 10.000 b/g.
Allevamento: pecore 13,5 milioni, capre 12,5 milioni, bovini 5,3 milioni.
Minerali:
sale, stagno, zinco, rame, gesso, uranio, manganese, ferro.

Ambiente

Lo 0,3% del territorio parzialmente protetto.
La povertà della gente e la carestia causate dalla siccità e dalla guerra sul territorio, superano ogni altra considerazione ecologica.

Istruzione

Obbligo scolastico fino a 14 anni.

Alfabetizzazione

Tasso di alfabetizzazione: 24%.
Studenti universitari: 15.672.

Sistema scolastico

Il sistema scolastico si sfaldato con la guerra civile. Nel 1993 alcune scuole hanno ripreso l’attività nelle aree urbane. Il somalo lingua scritta solo dal 1972. Interessante l'esistenza dell'Università nazionale somala dal 1969 fino allo scoppio della guerra nel '91.

Sanità

Non esiste un sistema sanitario pubblico.
Un medico ogni 14.300 abitanti.
Il sistema statale completamente distrutto. Alcune strutture improvvisate sono gestite da volontari stranieri.

Bibliografia

Link

Altre voci

Geografia

Geografia politica

  • Città

Geografia fisica

  • Montagne
  • Fiumi etiopi

Mari

Isole

  • Isole Giuba

Cultura

  • Illustri

Economia


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