Faro di Alessandria

Il Faro di Alessandria, considerato una delle sette meraviglie del mondo, fu costruito sull'isola di Pharos, davanti al porto di Alessandria d'Egitto, nel 3° secolo a.c. e rimase funzionante fino nel 14 secolo, quando venne distrutto da un terremoto.

Fu fatto costruire da Sostratus di Cidno, un mercante greco, per aumentare la sicurezza del traffico marittimo in entrata ed in uscita, che era reso pericoloso dai numerosi banchi di sabbia nel tratto di mare prospicente il porto di Alessandria. Di giorno degli speciali specchi di bronzo lucidato, riflettevano la luce del sole fino al largo, mentre di notte venivano accesi dei fuochi per segnalare la posizione alle navi.

Si stima che la torre fosse alta 120 metri, una delle più alte costruzioni esistenti per l'epoca.

Con la sola eccezione della Piramide di Cheope che sopravvive ancora ai nostri giorni, il Faro fu la più longeva delle sette meraviglie. Rimase in funzione per ben 16 secoli, fino a quando nel 1303 e nel 1323, due terremoti lo danneggiarono irreparabilmente. Nel 1480 il sultano d'Egitto Quaitbay utilizzò le sue rovine per la costruzione di un forte adiacente.

Dal nome dell'isola Pharos ebbe etimologicamente origine il nome faro nel senso comune del termine.