Jacobo Arbenz Guzmán
Il Colonnello Jacobo Arbenz Guzmán (14 settembre 1913 - 17 gennaio 1971) fu il presidente riformista, democraticamente eletto, del Guatemala dal 1951 al 1954, quando fu sostituito, con un colpo di stato organizzato dalla CIA, da una brutale dittatura, una delle più sanguinose della regione per lungo tempo.Dopo essere stato eletto, Arbenz Guzmán tentò di nazionalizzare la United Fruit Company (UFC), una compagnia basata negli Stati Uniti, che controllava gran parte del terreno agricolo della nazione. In base alla legge internazionale, un giusto compenso deve essere concesso per le proprietà straniere che vengono nazionalizzate. Venne calcolato un compenso di 600.000 dollari, basandosi sul valore sottostimato dei terreni che la UFC aveva dichiarato allo scopo di non pagare le tasse, e che la compagnia ovviamente non ritenne sufficente.
Nel 1952 il Partito Comunista dei Lavoratori Guatemalteco venne legalizzato; come conseguenza i comunisti guadagnarono una considerevole influenza all'interno di importanti organizzazioni contadine, sindacati, e nel partito politico al governo. Per proteggere i suoi interessi nella nazione, l'UFC e le banche che la sostenevano, collaborarono con la CIA per persuadere l'aministrazione statunitense che Arbenz era un comunista, o al meglio un socialista che stava aprendo la strada a una presa del potere da parte dei comunisti. L'amministrazione ordinò alla CIA di sponsorizzare un colpo di stato, rovesciando il governo e costringendo alla fuga Arbenz Guzmán. Egli trovò inizialmente rifugio a Cuba, e morì in Messico nel 1971.
Operazione Successo
Al programma sotto copertura della CIA per rovesciare Arbenz venne dato il nome in codice di "Operation Success" (o PBSUCCESS). Castillo Armas venne scelto per guidare un'"esercito di liberazione" costruito ad-hoc. Le sue forze vennero armate ed addestrate in Nicaragua. Allen Dulles era direttore della CIA all'epoca. L'esercito di liberazione invase il Guatemala passando dall'Honduras il 18 giugno 1954. L'esercito era composto da circa 400 combattenti. Arbenz si dimise il 27 giugno 1954.
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