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Nicaragua

La voce tratta unicamente la nazione Nicaragua, per altri significati vedi:
   Nicaragua
     
     
     (Dettaglio)
     (Dettaglio)
     Motto: Pro Mundi Beneficio
     
Denominazione ufficiale:República de Nicaragua
Inno nazionale:Salve a ti
Lingua ufficiale:spagnolo
Capitale:Managua
Forma di governo:Repubblica
Attuale capo di stato:Enrique Bolaños
Attuale premier:
Continente:America
Superficie:
 - Totale
 - % acque
115a
129.494 km²
2,9%
Abitanti (al ?):5.128.517 131a
Densità:38,8
Festa Nazionale:15 settembre
Indipendenza:1821
Valuta:córdoba
Sigla automob. intern:NIC
Fuso orario:UTC -6
TLD:.ni
Prefisso telefonico:+505
Membro ONUdal 1945
Membro ACSdal
Membro GEPLACEAdal
Membro NAMdal
Membro OASdal
Membro SJGdal

Il Nicaragua è una nazione (129.494 km², 5.128.517 abitanti, capitale Managua) dell'America meridionale.

Confina a

Il Nicaragua è una repubblica.

La lingua ufficiale è quella spagnola.

Abitanti: nicaraguènsi.

Table of contents
1 Storia
2 Geografia
3 Cultura
4 Arte
5 Politica
6 Bibliografia
7 Link
8 Altre voci

Storia

Storia precolombiana

In epoca precolombiana era abitato da popoli diversi: i Chorotegas o Mangue, i Nicarao (provenienti dal
Messico, i Maya, i Chibcha, i Mosquitos.

La scoperta occidentale

Il paese fu esplorato da Gil Gonzáles Dávila (1522-23) e colonizzato l' anno successivo dagli spagnoli, che vi fondarono le città di León e Granada.
Nel 1625 gli inglesi occuparono la regione di Mosquitos, che proclamarono protettorato britannico nel 1687.

La Spagna riuscì a far riconoscere i propri diritti sulla zona con la pace di Versailles (1783).

Indipendenza

Nel 1822 si sottrae al dominio spagnolo con la creazione dell'Impero Messicano, del quale fece parte fino al 1823, entrando nella Repubblica Federale dell'America Centrale.
La federazione si sciolse nel 1839, ed il Nicaragua diviene repubblica, entrando in un periodo di lotte interne sanguinose tra conservatori e liberali, di cui approfittarono Regno Unito (che si impossessò della regione di Mosquito nel 1840) e gli USA, che si garantì il controllo del paese, organizzando l'intervento militare di W. Walker, riconosciuto presidente nel 1856.

La capitale viene trasferita a Managua, nel tentativo di porre fine alle lotte tra Granada e León,.

Storia moderna

Il paese passò sotto governi conservatori (1857-1893) che, con un'adeguata politica agricola, permisero un miglioramento delle condizioni economiche.
Il liberale Zelaya, con l'appoggio dei militari, rovesciò il presidente Sacasa (1893), assumendo il potere, ma fu a sua volte destituito dall'esercito USA (1907), in quanto contrario all'ingerenza statunitense nell'America centrale.

Gli USA inviarono nuovamente le proprie truppe in Nicaragua (dal 1912 al 1933), su richiesta del presidente Diaz, presidiando il paese quasi ininterrottamente.

Le lotte si riaccesero ad opera dei liberali, guidati dal generale A. Sandino, che scatenarono una violenta guerriglia antigovernativa, che terminò solo con l'arrivo al potere di Moncada, sostenuto dagli USA.
L'importanza dei militari crebbe, venne creata una guardia nazionale che deteneva il controllo su tutto il paese, che porto al potere il suo comandante Anastasio Somoza, dal 1933 al 1956, anno in cui morì a seguito di un attentato.

Somoza esercitò un potere dittatoriale, perseguendo una politica di avvicinamento agli Stati Uniti d'America e di opposizione ai governi di sinistra dell'America centrale, contro i quali intervenne attivamente.
A lui, successe il figlio Luis Somoza Debayle, confermato dalle elezioni per altri 6 anni.

Con alterne vicende, la famiglia Somoza riusci a mantenere a lungo il potere in Nicaragua, mentre andava rafforzandosi il Fronte Sandinista oppositore al governo, che avviò una campagna di lotta armata nel tentativo di liberare il paese dal monopolio dei Somoza.
La guerra civile si estese in tutto il paese e vide costantemente la guerriglia all'offensiva.
Quando ormai i sandinisti controllavano quasi tutto il paese e alcuni quartieri della capitale (1979), Somoza diede le dimissioni e si rifugiò negli USA.

Storia contemporanea

I primi 18 mesi del nuovo governo furono caratterizzati da un'intensa attività, che permise di risollevare l'economia del paese, attenuare la disoccupazione e avviare la lotta all'analfabetismo.
Nell'estate del
1982 la situazione si aggravò, quando ai contras (formazione guerrigliera antisandinista e anticomunista) si unì l'esercito dell'Honduras (su pressione degli USA).
Solo con le elezioni presidenziale del 25 febbraio 1990, il Nicaragua arrivò alla pacificazione; viene eletta alla presidenza Violeta Barrios de Chamorro, che sconfigge contro ogni previsione il candidato sandinista Ortega; sandinisti e contras firmano un accordo per la smobilitazione delle forze di guerriglia. Nel 1998 l'uragano Mitch sconvolge il paese, arrecando gravi danni.

Geografia

Geografia fisica

La parte orientale del paese ha coste basse, spesso orlate da lagune; a queste, segue una pianura fertile larga circa 60 km, la Costa de los Mosquitos, coperta da foreste.
Procedendo verso l'interno, troviamo un'altopiano di origine vulcanica (Cordigliera Isabella, Cordigliera di Darién, Monti Huapí), con un'altitudine media di 1.200 m.
Questi altopiani sono incisi da vallate in cui scorrono i fiumi atlantici: Rio Coco (480 km), Rio Grande (320 km), San Juan (190km), Prinzapolca (190 km).
Gli altopiani separano la costa dall'interno, formato da una vasta depressione, che si estende dal golfo di Fonseca alla Bahía Matina, in cui si trovano i laghi Managua e
Nicaragua.
Le coste occidentali sono dominate da una serie di vulcani, da nord verso sud: Consegüina (1.158 m), Momotombo (1.111 m), Masaya (660 m), Madera (1.329).

Morfologia

Il Nicaragua fa parte di una delle zone più instabili e "giovani" geologicamente della Terra, l'istmo centroamericano; la sua struttura cominciò a formarsi nel
Miocene, consentendo l'unione dei subcontinenti americani, grazie soprattutto all'attività vulcanica unita alla forza orogentica che ha portato alla formazione di possenti catene che orlano l'Oceano Pacifico.

Il Nicargua ospita l'elemento più caratteristico dell'istmo, la "grande depressione", un ampio solco tettonico che fa da confine tra il nordamerica e il sudamerica. Rappresenta un elemento di divisione anche per il Nicaragua stesso, creando due aree diversissime.

La regione posta tra la fossa tettonica e la costa caraibica, che rappresenta i 2/3 del territorio nazionale, appartiene alla zona antillana.
Questa zona è costituita da formazioni precambriane granitiche e metamorfiche, parzialmente ricoperte da sedimenti mesozoici e da rocce effusive cenozoiche, soprattutto basalti e andesiti.
La vasta pianura litoranea che si affaccia sul Mar delle Antille, la Costa dei Mosquitos, è costituita da depositi alluvionali neozoici, la costa è monotona, bassa, importuosa ed orlata da lagune.

Verso l'interno si trovano una serie di altipiani profondamente incisi dall'erosione, sovrastati da alcune dorsali (Cordigliera Isabelía, Serranias Huapí, Cordigliera Chontaleña, ecc.) disposte a ventaglio da ovest a est, alcune cime superano i 1.700 m.

L'ambiente occidentale del Nicaragua è completamente diverso, caratterizzato da una notevole attività vulcanica passata e presente.
Tra la strettissima cimosa costiera pacifica e la fossa tettonica, si allineano i Marrabios, una ventina di vulcani sorti durante il Neozoico; il più recente, il Cerro Negro (350 m), risale al 1850.
Dal lago Nicaragua, si elevano due coni gemelli, il Concepción e il Maderas, che, uniti da un istmo, formano l'isola di Ometepe e il cono dello Zapatera dell'isola omonima.
Sulla sponda nord-occidentale del lago, si trova l'edificio vulcanico del Mombacho. Il più noto vulcano del paese è il Momotombo, responsabile di violente eruzioni esplosive, tanto da ridurlo in tempi recenti, da oltre 1.600 m agli attuali 1.280 m.; è fiancheggiato dal più piccolo Momotombito. Altri vulcani sono: Choncho, San Cristobal (o El Viejo o Chinandega, 1.745 m), Rota, Hoyo.

Nel promontorio di Cosigüina, che chiude il golfo di Fonseca, si apre una vasta caldera del diametro di circa 1 km, testimonianza della spaventosa esplosione che nel 1835 squarciò il vulcano Cosigüina.

In Nicaragua i terremoti sono frequenti e spesso disastrosi, come nel 1931 e nel 1972, quando fu colpita la capitale, riducendola ad un cumulo di rovine.

Idrografia

L'elemento idrografico caratteristico è dato dalla presenza dei laghi Managua e Nicaragua (il più esteso dell'America centrale).
I due laghi occupano la depressione centrale e comunicano tra loro attraverso il fiume Tipitapa. In tempi passati i due laghi erano insenature dell'Oceano éacifico. L'accumulo di materiale derivante dell'attività vulcanica ha creato una diga che li ha separati dal mare. Rimasero tributari dell'oceano, finche lo spartiacque non venne modificato nel
Neozoico, a causa dell'abbassamento della costa caraibica, facendo cambiare il deflusso delle acque.

Nel Pacifico si gettano solo brevi corsi d'acqua a carattere torrentizio (Estero Real, Rio Grande del Sur).

Più lunghi i fiumi che vanno verso il Mar dei Caraibi, come il Rio Coco (o Segovia, 750 km), che segna il confine con l'Honduras, il Rio Grande de Matagalpa, l'Escondido, il Rio San Juan.

Clima

Per la sua posizione, tra 11° e 15° di latitudine nord, il Nicaragua ha un clima tropicale, anche se influenzto in modo importante dagli alisei di nord-est.

Lungo la fascia costiera caraibica, la temperatura media è di 26° C con lievi escursioni termiche, sia diurne che stagionali. L'aliseo investe costantemente la costa, portando piogge abbondanti, più copiose a sud (4.500 mm annui tra i fiumi San Juan ed Escondido), che scemano man mano che ci si sposta verso nord e verso l'interno (2.600 - 2.200 mm da Escondido verso Rio Coco, 1.500-2.000 mm nelle zone più interne dell'altopiano).
Alcune aree, alle spalle dell'area collinosa della Costa del Mosquitos, ricevono precipitazioni scarse, con temperature superiori ai 30° C.

Al di sopra dei 600-800 m di altitudine le temperature si assestano su una media di 14° C nelle zone più elevate e di 22° C nelle valli.

Sul versante pacifico il clima è di tipo subtropicale, con precipitazioni più ridotte(1.500 mm annui); vi è anche una stagionalità accentuata, con una stagione secca tra dicembre e aprile-maggio.

Temperatura e precipitazioni

Nicaragua
Temperature e precipitazioni mensili

Geografia umana

Popolazione

Densità: 38,8 per km²

Etnie

La popolazione è costituita prevalentemente da meticci (69%) o trigueños, gli amerindi puri sono solo il 5%. Metici 69%, bianchi 14%, neri 8%, amerindi 5%, zambos 4%.

Religione

Geografia politica

   Nicaragua: divisione amministrativa
DipartimentoCapoluogoAbitanti
capoluogo
Superficie
km²
AbitantiDensità
BoacoBoaco7.7574.271117.90027
CarazoJinotepe23.5381.097150.000137
ChinandegaChinandega67.7924.789330.50069
ChontalesJuigalpa25.6256.324129.60020
EstelíEstelí30.6352.173169.10078
GranadaGranada88.636992162.600164
JinotegaJinotega12.3549.640175.60018
LeónLeón100.9825.243344.50066
MadrizSomoto6.7211.61288.70055
ManaguaManagua--3.3681.026.100304
MasayaMasaya74.946690230.800334
MatagalpaMatagalpa36.9836.929322.30046
Nueva SegoviaOcotal10.7973.594122.10034
Río San JuanSan Carlos3.0947.40252.2007
RivasRivas14.2792.190149.80068
ZelayaBluefields17.00860.035298.9005

Geografia economica

Prodotto Nazionale Lordo: 410$ pro capite (143° posto della classifica mondiale).
Bilancia dei pagamenti: -671 milioni di $.
Inflazione: 11,6%.
Disoccupazione: 13,00%.

Punti di forza. Esportazioni di caffè, zucchero e grano.

Punti di debolezza. Alto debito estero. Le principali esportazioni sono soggette alla fluttuazione dei prezzi delle materie prime. Alta disoccupazione.

Risorse

Produzione di energia elettrica: 457.000 kw.
Pesca: 18.010 tonnellate.
Petrolio: non produttore, raffinazione 16.000 b/g.
Allevamento: bovini 1,7 milioni, suini 400.000, cavalli 245.000.
Minerali:
oro, argento, piombo, zinco, rame, tungsteno, sale.

Agricoltura L'economia è basata sull'agricoltura, i prodotti base sono il caffè (a Managua e nelle province centrali) e i cotone, seguiti da: cacao, canna da zucchero, banane, mais, riso, patate, manioca, sesamo, sorgo, tabacco. Ricchissimo il patrimonio forestale (caucciù, ipecacuana, mogano, cedro, palissandro).

Allevamento L'allevamento del bestiame è in via di sviluppo.

Pesca La pesca è in via di sviluppo.

Risorse minerarie Il sottosuolo è ricco, con giacimenti di oro, ferro, rame, antimonio, fosfati, petrolio.

Industria L'industria è insignificante (cotonifici, birrifici, cementifici, manifatture di tabacco), di una qualche importanza solo gli zuccherifici che trasformano la produzione di canna da zucchero.

Trasporti

Guida a destra.

Rete stradale: 1.598 km.
Rete autostradale: 384 km (Panamericana).
Rete ferroviaria: nessuna.
Rete navigabile: 2.220 km.

Aeroporto internazionale: Augusto C. Sandino di Managua. Flotta: 27 navi (4.200 tsl)

Turismo

1 visitatore l'anno ogni 13 abitanti. Provenienza: Honduras 26%, USA 15%, Costa Rica 15%, altri 44%.

Esportazioni

USA 54%, Germania 8%, El Salvador 7%, Indonesia 5%, Francia 3%, altri 23%.

Importazioni

USA 25%, Costa Rica 16%, Guatemala 14%, Venezuela 10%, altri 35%.

Cultura

Alfabetizzazione

Tasso di alfabetizzazione: 83%.
Studenti universitari: 50.769.

Istruzione

Obbligo scolastico fino a 12 anni.

Sanità

Sistema sanitario pubblico.

Ambiente

Il 8,0% del territorio è protetto.

Flora

Quasi la metà del territorio nazionale è ricoperto da foreste, soprattutto nella parte orientale.

Sul versante caraibico si incontra una vegetazione di tipo tropicale, con fitto sottobosco, liane ed orchidee.

Sui rilievi si alternano savane (spesso a carattere arbustivo, matorral) a boschi di querce e di conifere.

Lungo le rive sono diffuse le mangrovie.

Fauna

Una caratteristica particolare della fauna locale, riguarda la fauna ittica delle acque dolci dei laghi Managua e Nicaragua: nelle loro acque vivono pesci di origine marina, come il tiburon (Carcharinus nicaraguensis), uno squalo lungo 3 m.

Arte

Architettura

Pittura e scultura

Letteratura

Poesia

Romanzo

Teatro

Musica

Politica

Politica interna

Politica estera

Bibliografia

Link

Altre voci

Stato
Mappa geografica


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