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Magia

Per magia si intendono vari fenomeni, quali la prestidigitazione, la "capacità di operare sulla natura attraverso la propria forza di volontà", la "scienza sacra che tutto spiega", "l'opera del Diavolo", "un aspetto negletto della nostra cultura occidentale", etc etc.

Le definizioni sono così tante e diverse che ci si chiede spesso se si parli tutti della stessa cosa, oppure se in realtà non siano tante cose che siano state accorpate erroreamente sotto lo stesso nome.

= Magia mistica =

Table of contents
1 Magia come controllo: il periodo antico
2 Magia come rivolta sociale: il cristianesimo
3 Magia come Scienza: il Rinascimento
4 Magia come Immaginazione: la modernità
5 Cabala pratica
6 Link

Magia come controllo: il periodo antico

Magia come rivolta sociale: il cristianesimo

Magia come Scienza: il Rinascimento

Magia come Immaginazione: la modernità

Nel periodo moderno la magia perde i suoi contenuti fisici e si orienta sul metafisico. L'accento è dato sulla capacità interiore, mistica, di controllare l'immaginazione per produrre risultati.
Ecco quello che dicono alcuni autori sul tema.

"Il potere di una fervida fantasia è l'ingrediente principale per ogni operazione magica." (Paracelso)

''La base di ogni lavoro magico è l’immaginazione. La parte della mente che crea le immagini serve da terreno di incontro fra la mente conscia, la parte inconscia del nostro essere e l’universo magico nel senso più ampio. Simboli visuali sono il principale mezzo con il quale il significato è comunicato nel mondo magico'' (B Rowe, un breve corso in Scrying)

L'universo della Magia è situato nella mente dell'uomo; l'ambiente non è che un illusione, anche per chi pensa (Aleister Crowley)

L'uomo di genio differisce dal folle e dal sognatore solo in questo: che le sue creazioni sono analoghe al respiro, mentre quelle del folle sono riflessi perdute ed immagini tradite. Di conseguenza per il saggio, immaginare è vedere, ovvero per il mago, parlare è creare. Ne segue che , grazie all'immaginazione demoni e spiriti possono essere imprigionati realmente e sicuramente; ma l'immaginazione dell'adepto e´ diafana, mentre quella della folla è opaca; la luce della veritá attraversa la prima come la luce ordinaria penetra attraverso in blocco vetroso, pieno di scorie e materiale estraneo, ció che maggiormente contribuisce agli errori del volgo è il riflettersi di immaginazioni contorte le une sulle, altre. Ma in virtú della scienza positiva il veggente sa che quanto immagina è vero, e gli eventi invariabilmente confermano la sua visione (E. Levi).

Magia significa in questo contesto "la capacità di utilizzare l'immaginazione produttiva a fini spirituali".

Alla divisione dualistica fra ciò che è reale, tangibile e manifesto e ciò che è fantasia e quindi non reale si aggiunge un terzo punto sintetico.

Parafrasando la frase di Crowley: "l'universo sta nella nostra mente".

La differenza fra il questo atteggiamento e quello di chi segue, per esempio, una via orientale come lo Yoga è che quest'ultimo tende a ignorare "malkuth, il mondo, considerandolo come non reale. Per il Mago una completa vita spirituale deve includere ogni aspetto del reale.

Cabala pratica

Cosa a che fare la Cabala con la magia? La Cabala ha varie forme, l'aspetto che stiamo trattando è quello della "Cabala Pratica", cioè di una serie di esercizi volti a realizzare il fine della Cabala stessa.

Questa tecnica si serve di:

  • drammatizzazione dei processi psicologici per la loro migliore visualizzazione.
  • uso della parola (il Verbo) per esprimere determinati concetti e stati d'animo.
  • spersonalizzazione e sacralizzazione dell'operatore attraverso la teatralizzazione.
  • concentrazione su un concetto attraverso un certo tipo di lavoro pratico ripetuto.

Molti di questi metodi (o similari) sono usati sia dal gioco di ruolo che dalla psicoanalisi.

Uno Yogi si orienta a "modificazioni spirituali", un "mago" cerca di produrre effetti "in cielo come in terra", giacché lavora sull'intero albero della Vita. Gli aspetti e gli effetti terrestri del lavoro coinvolgono in massima parte noi stessi. Quindi riuscire in un esame dopo che si è invocata la protezione "dell'angelo preposto" è un "atto magico" che non ha nulla a che fare con affermazioni del tipo "Manipolare certe potenze non è lecito".


Link


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