Operazione arcobaleno
L'Operazione Arcobaleno fu iniziata dalle milizie israeliane il 15 maggio 2004 per individuare e distruggere i tunnel sotterranei al confine con l'Egitto, utilizzati dai militanti palestinesi per far passare armi destinate alla guerriglia. Secondo molti analisti, a Rafah si scatenò una vera e propria punizione collettiva contro la popolazione palestinese per la morte dei 13 soldati israeliani avvenuta nella settimana precedente.
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Cronologia
"Dato che ciò non servito a disperdere la folla si sparato contro un muro di una struttura abbandonata lungo la strada. È possibile che le vittime siano state provocate da una cannonata di un carro armato contro tale struttura."
Si esprime grande proccupazione sulla situazione dei diritti umanitari dei Palestinesi rimasti senza casa nella zona di Rafah e si richiede che venga fornita loro assistenza;[...]"
Commenti
Per Shabtai Gold, portavoce di "Physicians for Human Rights", il 18 maggio l'esercito ha ostacolato le ambulanze ai checkpoints, mentre da Rafah si dirigevano a Khan Yunis, sede di un ospedale tra i pi grandi della Striscia di Gaza
Muawiyah Hassanien, direttore del dipartimento per l'emergenza del ministero della salute palestinese, ha affermato:
- "Non possiamo far fronte alla situazione, nessun ospedale al mondo potrebbe farlo"
Aspre critiche si sono avute da parte di tutta la comunità internazionale, e soprattutto dai Paesi arabi. Amr Moussa, segretario generale della Lega Araba, ha descritto l'operazione come "Un massacro ed un crimine che va al di là di tutti i limiti"
Yasser Arafat, criticando quelli che ha definito gli atroci crimini dell'esercito israeliano, ha richiesto l'intervento di forze internazionali a protezione dei civili palestinesi.
L'Unione Europea ha definito l'operazione palesemente sproporzionata. Un comunicato della presidenza di turno dell'Ue, diffusa dal Ministro degli esteri irlandese Brian Cowen, dice:
- È chiaro che le forze israeliane hanno dato prova di un irresponsabile disprezzo per la vita umana"
- "Attendiamo un chiarimento da parte del Governo israeliano"
L'ONU ha definito l'operazione un crimine contro l'umanità e una violazione dei diritti umani. John Dugard, l'inviato speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani a Gaza e in Cisgiordania, ha dichiarato in una nota:
- "Queste azioni costituiscono crimini di guerra. Chiedo al Consiglio di sicurezza di prendere le azioni opportune per fermare la violenza, se necessario con l'imposizione di un embargo sulle armi"
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