Repubblica Sociale Italiana
La Repubblica Sociale Italiana o Repubblica di Salò, fu un stato fantoccio costituito da fedelissimi al fascismo dopo il 25 luglio 1943, data in cui il Gran Consiglio del Fascismo destituì Mussolini dall'incarico di Primo Ministro e la sua successiva incarcerazione sul Gran Sasso e liberazione da parte dei tedeschi.
Il 3 settembre 1943 il Generale Giuseppe Castellano per l'Italia e Bedell Smith per le Forze Alleate sottoscrivono l'armistizio, che solo 5 giorni più tardi (l'8 settembre) verrà reso pubblico da Radio Algeri alle ore 17.30, e confermato alle ore 18.00 dal Generale Dwight D. Eisenhower con un succinto comunicato: "Il Governo italiano ha dato ordine alle sue forze armate di arrendersi senza condizioni".
Alle 19.45 il Maresciallo Pietro Badoglio dà l'annuncio alla radio: durante la notte l'esercito si sbanda e qualche giorno dopo i Savoia fuggono al Sud, a Brindisi.
Le gerarchie fasciste intenzionate a continuare la guerra mantenendo l'alleanza con la Germania e parte della popolazione timorosa delle feroci rappresaglie dell'esercito tedesco danno vita a questa effimero ma nefasto governo per le sorti dell'Italia del nord.
L'intero apparato della Repubblica di Salò era fortemente controllato dai militari tedeschi, nel timore di un altro "tradimento" da parte degli italiani, dopo quello dell'8 settembre.
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