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Spiridon Louis

Spiridon Louis (Maroussi, Grecia, 12 gennaio 1873 - 26 marzo 1940) passò alla storia dell'atletica come vincitore della maratona della I Olimpiade dell'era moderna.

Notizie incerte

Non si hanno molte notizie certe su Spiridon Louis. A cominciare dalla grafia del nome: Spiridon Louis č quella prevalente, ma, a seconda delle traslitterazioni dal greco, il nome diventa Spyridon, Spyros, Spiros o Spiro, mentre il cognome č reso anche come Loues o Luis.

Secondo la tradizione, Spiridon Louis era un pastore. Altre fonti lo descrivono come portatore d'acqua. Carlo Airoldi, un italiano giunto ad Atene per partecipare ai Giochi (ma non ammesso alle competizioni perché ritenuto atleta professionista), scrisse invece che era un militare dell'esercito greco.

La prima maratona olimpica

La maratona era la gara piů attesa dei primi Giochi Olimpici. Era la rievocazione sportiva di un evento epico: la corsa di Filippide (o Fidippide, secondo le fonti) dalla cittĂ  di Maratona all'Acropoli di Atene per annunciare la vittoria sui persiani nel 490 AC. La maratona olimpica avrebbe seguito un percorso analogo, dal ponte di Maratona allo stadio Panatinaikos di Atene, per un totale di 40 km (la lunghezza ufficiale di 42,195 km per la maratona fu stabilita solo nel 1908).

Spiridon Louis aveva 23 anni. Aveva giĂ  corso quella distanza solo una volta, appena due settimane prima della gara olimpica. Il 10 aprile 1896 si presentò alla partenza della maratona, indossando le scarpe che i suoi compaesani gli avevano regalato. I partecipanti, nemmeno una ventina, erano in prevalenza greci, piů un ungherese, un francese, uno statunitense ed un australiano.

I quattro stranieri andarono al comando della corsa subito dopo la partenza. Il loro ritmo erano molto sostenuto, e i greci facevano fatica a tenere il passo. Dopo i 30 km però gli atleti di testa cominciarono a pagare lo sforzo eccessivo. Spiridon Louis ne approfittò per lanciarsi in una rimonta. Riuscì ad raggiungere l'australiano che si trovava in testa, e quando quest'ultimo fu costretto ad abbandonare 37° km per crampi, il giovane greco si ritrovò al comando. Mancavano appena 5 km al traguardo.

Quando Louis entrò per primo nello stadio olimpico, il pubblico di casa esplose in un boato di gioia. L'entusiasmo era tale che i due principi della casa reale greca entrarono nella pista per accompagnarlo fino al traguardo. Il suo tempo finale fu 2 ore, 58 minuti e 50 secondi, con 7 minuti di vantaggio sul secondo. Fu il trionfo!

Un eroe nazionale

Così Spiridon Louis descrisse, dopo quarant'anni, i festeggiamenti subito dopo l'arrivo: "Quell'ora fu qualcosa di incredibile e ancora oggi mi sembra un sogno... da tutte le parti mi lanciavano fiori e ramoscelli d'ulivo. Tutti urlavano il mio nome e lanciavano in aria i cappelli..."

Spiridon Louis era diventato un eroe nazionale. A lui venne riservato il grande onore di essere il portabandiera della Grecia nella cerimonia di chiusura dei giochi. Fu sommerso di doni di ogni tipo: si narra che la colonia greca in Inghilterra si autotassasse per regalargli un podere chiamato "Campo di Maratona", e che un oste greco gli offrì pasti gratis per dieci anni.

Quella gara rimase l'unica competizione olimpica di Spiridon Louis, ma il suo legame con le Olimpiadi continuò. Fu presente all'edizione del 1936 a Berlino come membro della delegazione greca: nella cerimonia di apertura, vestito con il costume nazionale, consegnò ad Adolf Hitler un ramo d'ulivo proveniente da Olimpia.

La sua memoria verrĂ  onorata anche alle Olimpiadi di Atene 2004. A Maroussi, suo paese natale, sorge lo Stadio Olimpico a lui intitolato.

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