Vincent Van Gogh
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- "Forse saprai che la peonia č di Jeannin, l'altea appartiene a Quost, ma il girasole č in qualche modo mio ..." - (V.Van Gogh in una lettera al fratello Theo, gennaio 1889 - vedi)
Biografia
Van Gogh nacque a Groot-Zundert, un villaggio olandese, il 30 marzo 1853 da Theodorus Van Gogh, pastore protestante, e da Anna Cornelia. Primo di sei fratelli (Il primogenito della famiglia, che portava il suo stesso nome, morì alla nascita esattamente un anno prima di lui) ebbe un'infanzia turbata anche a causa dell'apprensione dei genitori e la sua vita fu costellata di insuccessi esistenziali e sociali. Nel 1857 nasce il fratello Theodorus, chiamato Theo, che avrà una grande importanza nella sua vita.
In giro per l'Europa
Dal 1861 al 1868 frequenta la scuola del paese; poi un collegio di Zevenvergen dove impara il francese, l'inglese e il tedesco e apprende l'arte del disegno. Nel 1869 inizia a lavorare in una bottega d'arte all'Aja fondata da suo zio Vincent. Passa il tempo libero leggendo molto e visitando musei; inizia una corrispondenza con il fratello Theo (lettere che molto serviranno a una ricostruzione della sua vicenda umana) e trascorre le vacanze dai genitori al paese natale. Gli anni che seguono segnano per Van Gogh un continuo trasfersi da una filiale all'altra della bottega d'arte dello zio, trasferimenti che lo porteranno a Bruxelles, Londra e Parigi.
Predicatore fra i minatori
Nel 1876 si licenzia definitivamente e parte per un paese vicino a Londra, Ramsgate. Qui lavora come insegnante supplente ricevendo in cambio solo vitto e alloggio; lavora anche come aiuto predicatore e tiene un primo sermone; vorrebbe dedicare la sua vita alla religione; durante una visita ai genitori, questi restano colpiti dalle condizioni precarie del figlio e non vogliono che riparta per Londra.
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Lo zio Vincent gli trova così un altro lavoro come commesso in una libreria di Dordrecht. Vive da solo e frequenta la chiesa locale traducendo passi della Bibbia; convince il padre a lasciarlo frequentare una scuola per predicatore ma non viene ritenuto idoneo all'insegnamento. Interrompe così gli studi diventati per lui troppo pesanti.
Nonostante tutto, nel 1879 lavora come predicatore laico nelle miniere di carbone a Wasmes, nel Borinage, dove realizza i primi schizzi raffiguranti minatori all'opera. Vive in estrema povertà ed é turbato dalle condizioni in cui si trovano i minatori, che aiuta come può. Ma questo dà fastidio ai suoi superiori che lo licenziano ritenendolo ancora una volta inadatto e privo di talento.
Van Gogh prosegue la sua vocazione senza ricevere compenso. Vive in grandi ristrettezze ma continua a leggere molto e a disegnare. In questo periodo avranno inizio le sue crisi che gli segneranno il futuro.
Il fratello Theo lo critica per come conduce la sua vita e Vincent interrompe i rapporti con lui per poi riprenderli solo un anno dopo.
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Nel 1881 si innamora della cugina Kate, vedova da poco tempo e con un figlio, senza però esserne corrisposto. Ad una sua richiesta di matrimonio lei lo rifiuta non ricevendolo in casa; sconfortato, Van Gogh si brucia una mano con la fiamma di una lampada. Rifiutando ancora una volta un aiuto economico dai genitori, Van Gogh riparte per l'Aja dove prende lezioni dal pittore Anton Mauve. I rapporti con lui si deteriorano perché Vincent non vuole lavorare con il gesso.
Dal 1883 al 1885 vive con i genitori nel paese di Nuenen e nell'arco di questi anni dipinge duecento quadri; cura amorevolmente la madre che si rompe una gamba e prende lezioni di musica e canto perché pensa che ci sia un legame fra colore e musica; allestisce un atelier in uno stabile accanto alla casa parrocchiale del padre che muore per un colpo apoplettico il 26 marzo 1885. Dipinge I mangiatori di patate.
A Parigi fa amicizia con Paul_Gauguin, con il quale (1887) costituisce, insieme anche a Henri de Toulouse-Lautrec e ad Emile Bernard, il gruppo cosiddetto dei Pittori del Petite-Boulevard, per distinguersi da quello dei Pittori del Grand-Bouleverd (Claude Monet, Alfred Sisley, Camille Pissarro, Edgar Degas, Georges-Pierre Seurat) che esponevano nella galleria di Theo.Ritorno a casa
Conosce in seguito una prostituta e lavandaia alcolizzata - Sien Hoornik, che sarĂ anche sua modella - e va a vivere con lei. Si ammala di gonorrea. Suo zio gli fa una ordinazione per venti disegni di paesaggi; questo sarĂ il suo unico lavoro su ordinazione. Inizia a dipingere con i colori ad olio paesaggi e ritratti di popolani e il fratello Theo gli paga il materiale. Vorrebbe sposare Sien ma la famiglia lo dissuade e prende la dolorosa decisione di lasciarla dopo un anno di convivenza. Parigi e i pittori del "Petit Boulevard"
L'anno successivo Van Gogh si ammala gravemente per denutrizione e a causa del forte tabagismo; nel frattempo continua a prendere lezioni di pittura e a leggere. Un rigattiere gli acquista una serie di dipinti ma ne vende solo uno per pochi centesimi, bruciando gli altri.
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L'anno successivo lascia Parigi trasferendosi ad Arles dove sarà raggiunto da Gauguin. Nella città francese dipinge, fra gli altri, alcuni dei suoi principali capolavori, caratterizzati da luminosi colori carichi di vitalità , fra cui il Vaso con dodici girasoli (i celeberrimi Sunflowers), il Ponte di Langlois ad Arles con lavandaie, Esterno di caffé in place du Forum ad Arles, e la Casa gialla.
E' durante la permanenza ad Arles che avviene uno degli episodi piů controversi e drammatici della vita di Van Gogh. La notte del 23 dicembre il pittore, dopo un'aggressione ai danni di Gauguin (che fugge spaventato) si taglia la parte inferiore dell'orecchio sinistro, la incarta e la porta in un bordello per farne regalo ad una prostituta. Viene ricoverato in ospedale con la diagnosi di epilessia, alcolismo e schizofrenia. Dipinge il celebre Autoritratto con orecchio bendato.
Da quel momento, Van Gogh avrĂ sempre piů frequentemente crisi di allucinazione e sarĂ a piů riprese ricoverato, anche spontaneamente, per malattie mentali in un ospedale nei pressi di Saint-Remy de Provence. A questo periodo risalgono i dipinti di Iris e alberi di cipresso. Dopo l'ultima crisi si stabilisce (maggio 1890) ad Auvers-sur-Olse, dove vive Paul Gachet il medico-pittore che lo ha in cura e che ritrarrĂ in un quadro famosissimo.
Colpo di rivoltella fatale
Il 27 luglio del 1890 si presenta alla coppia proprietaria della locanda in cui vive. Sta molto male e confessa di essersi sparato un colpo di rivoltella. MorirĂ il 29 luglio e verrĂ sepolto il giorno dopo nel locale cimitero. Pochi mesi dopo, il 25 gennaio 1891, muore anche il fratello Theo.
Musei
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