Claude Monet
Claude-Oscar Monet (14 novembre 1840, Parigi – 6 dicembre 1926, Giverny) pittore francese.
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2 Attività artistica 3 Opere 4 Musei |
Nacque a Parigi (Francia) il 14 novembre 1840 in una famiglia agiata, suo padre era Adolphe Monet (droghiere) e sua madre era Louise-Justine Aubry.
A 5 anni si trasferisce a Le Havre con la famiglia e qui inizia gli studi, si dedica soprattutto alla carriera artistica disegnando caricature riuscendo a venderle, all’età di 15 anni, ed acquistando una piccola fama nella sua città .
Nel 1858 conosce il pittore Eugène Boudin che lo convince abbandonare le caricature e a dipingere paesaggi e subito decise che quello era il suo futuro. Boudin gli insegnò a dipingere all’aria aperta, che poi sarebbe stata una delle principali caratteristiche dell’impressionismo.
Tra il 1859 ed il 1860 studia arte a Parigi anche se il padre continuava ad essere contrariato.
Dovette prestare il servizio di leva in Algeria ma contrasse l’anemia e fu congedato (1861).
Monet torna a Parigi, 1862, e con l’appoggio del padre entra nello studio del pittore Charles Gleyre (pittore molto considerato all’epoca), qui conosce molti pittori come Pierre-Auguste Renoir, Alfred Sisley e Frédéric Bazille.
Nel 1869 abita con Renoir e i due dipingono fianco a fianco, intanto i suoi quadri vengono respinti al Salon.
Nel 1870 Claude sposa Camille Doncieux, dalla quale ebbe un figlio (Jean) e per evitare di andare in guerra si trasferisce a Londra, qui rimase un anno.
Torna in Francia, 1871, e si stabilisce ad Argenteuil, vicino a Parigi (molti suoi quadri sono stati ispirati da questa città ), molti suoi amici vennero a trovarlo (Edouard Manet – Renoir – Sisley).
Gli impressionisti tennero una mostra nel 1874 e si presentarono come Società anonima dei pittori e da un suo quadro venne coniato il termine impressionismo ( Impression, Soleil levant), anche se questo termine era stato usato da un critico in modo dispregiativo, loro lo adattarono nel 1877 quando tennero la terza mostra.
Nel 1879 muore sua moglie lasciandolo solo con due figli, infatti pochi mesi prima della morte della consorte era nato Michel.
Durante il 1883 si trasferisce a Giverny insieme alla sua nuova compagna Alice Hoschedé (il marito di quest’ultima aveva aiutato economicamente Monet) e nel 1892 la sposa.
Finalmente il pittore cominciò ad avere una stabilità economica grazie al suo lavoro così da poter acquistare la sua casa a Giverny ed ad ampliare il suo giardino (fonte di molti suoi quadri).
Nel 1899 si dedica a dipingere le sua famose Ninfee in continuazione ed allestisce uno studio in giardino. Continua a dipingere anche se la sua vista peggiorò notevolmente.
Insieme a sua moglie incominciò a fare moltissimi viaggi (Londra, Venezia, Spagna, Norvegia) fino alla morte di Alice nel 1911 quando decide di non lasciare più la sua casa.
Il 6 Dicembre 1926, all’età di 86 anni, morì per un tumore; al suo funerale parteciparono Clemenceau, Bonnard, Vuillard, Roussel.
La sua casa a Giverny venne aperta al pubblico nel 1981 ed ancora oggi è una grande attrattiva turistica.
Biografia
Attività artistica
Monet dipinge soprattutto "en plein air" (sulle spiagge della Normandia oppure sulle rive della Senna) così può accorgersi di come gli oggetti cambino colore continuamente.
Alla ricerca di nuove soluzioni cromatiche, stende il colore a piccoli tocchi con pennellate brevi e sciolte.
Nel 1870 dopo un viaggio a Londra visita una mostra di quadri del pittore Turner e ne rimane molto influenzato da quelle atmosfere brumose dell'artista inglese. Da quel momento, Claude non cerca più di dipingere la natura realmente, ma di trasmettere sensazioni visive.
Così incomincia a dipingere una serie di quadri con lo stesso soggetto ma in momenti della giornata diversi, vedi i covoni di fieno, i pioppi oppure la Cattedrale di Rouen.
Nei primi del '900 invece si concentra su una serie di vedute di Londra (il Parlamento, Waterloo Bridge e Charing Cross Bridge nella nebbia).
In questo periodo si dedica anche alle Ninfee del suo giardino, ma per dipigerle ha bisogno di più spazio ed incomincia a dipingere quadri sempre più grandi per abbracciare l'intero sguardo dell'osservatore.Opere
Musei