Anassimandro
Anassimandro, filosofo vissuto a Mileto, città della Ionia, tra il VII ed il VI secolo AC., detto per questo Anassimandro di Mileto. La tradizione lo tramanda come discepolo diretto di Talete e continuatore della sua scuola (detta dei filosofi ionici, filosofi della physis o filosofi naturalisti). Fu anche matematico ed astronomo ed a lui sono attribuite la scoperta dell'obliquità dell'eclittica (cioè l'angolo di intersezione del piano dell'orbita terrestre con l'equatore celeste), l'introduzione della meridiana e della cartografia.Anassimandro è anche l'autore di un testo Intorno alla natura, di cui ci è pervenuto un celebre frammento che suona pressappoco così:
- " ... principio delle cose è l'infinito ... nascita e morte delle cose avvengono secondo necessità , poiché esse pagano la pena e reintegrano il torto che commettono le une alle altre secondo l'ordine del tempo ... ".
Il nome di Anassimandro è comunque legato al termine apeiron (o archè) col quale egli indicava, in opposizione a Talete, il principio indeterminato di tutte le cose; apeiron è infatti cioè senza perimetro ovvero l'indefinito, l'illimitato, l'infinito.
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