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Ascoli Piceno

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Ascoli Piceno
Paese: Italia
Regione: Marche
Provincia: Ascoli Piceno di Ascoli Piceno  (AP )
Latitudine: 42° 51‘ Nord
Longitudine: 13° 35‘ Est
Altitudine: 154  m s.l.m.
Superficie: 160 km2
Popolazione:
 - Totale
 - Densità

50.135
313 ab/km2
Frazioni: Mozzano, Rosara, Piagge, Castel Trosino
Comuni limitrofi:  
CAP: 63100
Prefisso telefonico 0736
Codice ISTAT: 044007
Codice fiscale: A462
Abitanti (nome): ascolani
Sito istituzionale: comune.ascoli-piceno

Ascoli Piceno è un comune di 50.135 abitanti della provincia di Ascoli Piceno, capoluogo dell'omonima provincia.

Table of contents
1 Geografia
2 Storia
3 Cultura
4 Manifestazioni
5 Economia

Geografia

La città si trova a 25 km dal Mar Adriatico, alla confluenza tra il fiume Tronto e il torrente Castellano ed è circondata per tre lati da colline, tra cui vi è la montagna dell'Ascensione e il Colle San Marco.
È collegata per via ferroviaria con San Benedetto del Tronto, per via autostradale con Roma, attraverso la Via Salaria, e Porto d'Ascoli, sulla costa adriatica, dove si trova il casello autostradale della Bologna-Taranto.
Due parchi naturali la circondano, quello dei Monti Sibillini a nordovest e quello dei Monti della Laga a sud.

Storia

Le origini della città sono avvolte nel mistero ma è abbastanza sicuro che la zona fosse popolata già nell'epoca neo-eneolitica da popolazioni italiche (Sabini). Secondo una tradizione italica la città venne fondata da un gruppo di sabini, che vennero guidati da un picchio, uccello sacro a Marte durante una delle loro migrazioni. I sabini si sarebbero fusi con altre popolazioni autoctone dando origine ai Piceni, di cui Ascoli divenne il centro principale anche grazie alla sua posizione sulla Via Salaria, che collegava il Lazio con le saline della costa adriatica.
Come altre città dell'Italia centrale entrò sotto l'influenza e poi il dominio di Roma (268 AC) pur se mantenne una parvenza di indipendenza come civitas foederata.
Nel 91 AC si ribellò a Roma e insieme ad altre genti italiche dette vita alla guerra sociale. Nell'89 AC, dopo un lungo assedio, il generale romano Strabone conquista la città, trucidando i capi della rivolta e mandando in esilio parte dei suoi abitanti. Ascoli ottiene però la cittadinanza romana e da allora seguirà le sorti dell'Impero Romano fino alla sua caduta.
Nell'alto medioevo subisce la decadenza economica e le razzie dei barbari, tra cui quella dei goti di Totila e dei Longobardi di Faroaldo (578).
Per due secoli è sotto il dominio longobardo del Ducato di Spoleto (593-789) finché non passa sotto il controllo dei Franchi scesi in Italia al seguito di Carlo Magno.
In questi secoli si accentua il potere dei vescovi (i cosiddetti vescovi-conti) e la città viene trascinata in più occasioni nella più vasta lotta per il predominio in Europa tra guelfi e ghibellini.
Nel 1183 si costituisce in libero comune, conoscendo però il saccheggio e la distruzione ad opera delle armate imperiali di Federico II. Le libertà municipali sono minate dalle lotta di fazione tra le famiglie più in vista che finiscono per aprire la strada a personaggi ambiziosi come Galeotto Malatesta (XIV secolo) che viene cacciato da una rivolta e in seguito a Francesco Sforza che instaura una crudele dittatura (XV secolo) che viene abbattuta nel 1482, anche se Ascoli è costretta a riconoscere la sovranità della Chiesa.
Non cessano i disordini interni tra opposte fazioni che conduce a decadi di ribellioni, massacri, razzie, alla crescita del banditismo e alla decadenza delle virtù civili.
All'inizio del XVII secolo si placano gli odi intestini e la città si impigrisce sotto il dominio papale, trasformandosi in un centro agricolo con scarsa vitalità industriale e commerciale, fino al 1860 quando viene annessa al Regno d'Italia di cui seguirà d'ora in avanti tutte le vicende. Degne di nota sono le vicende della resistenza ascolana nel settembre 1943 contro l'occupazione tedesca, che sono valse alla città la Medaglia d'Oro al Valor Militare.

Cultura

Città monumentale, il cui centro storico è interamente costruito in travertino, marmo ricavato dalle cave vicine, il suo centro è la rinascimentale Piazza del Popolo, dove sorge il Palazzo dei Capitani (sede del Comune) e la chiesa di San Francesco. A Piazza Arringo si eleva la Cattedrale di Sant'Emidio, patrono della città. Degni di nota il Ponte Romano presso Borgo Solestà, che è possiible visitare all'interno, la Fortezza Pia, la chiesa di Sant'Agostino, il Palazzetto Longobardo, una delle poche torri superstiti tra le decine che compaiono nelle cronache medioevali.

Manifestazioni

La città è per molti versi legata alle tradizioni religiose e civili e i principali avvenimenti cittadini ruotano intorno alla festività del patrono Sant'Emidio (prima domenica di agosto), durante la quale si tiene una solenne sfilata storica in costumi rinascimentali con oltre novecento figuranti (che comprendono le autorità cittadine, Sindaco compreso), al termine della quale si tiene il torneo cavalleresco della Quintana, basato su antichi statuti del XIV secolo e che si tiene dal 1955 senza interruzioni. Molto interessante, per il suo carattere goliardo e popolare, il Carnevale in Piazza, con la partecipazione dei cittadini, sia in gruppi che in carri (domenica e martedì di carnevale). Molto sentita anche la notte di capodanno con fuochi d'artificio da tutte le case a partire dalla mezzanotte.

Economia

Di recente industrializzazione, Ascoli Piceno vanta una discreta zona industriale con la presenza di alcune importanti aziende italiane (Cartiera Mondadori, Elettrocarbonium) e multinazionali (Manuli, YKK, Pharmacia) con stabilimenti produttivi attivi nella gomma, carta, prodotti farmaceutici, ma la maggior parte dell'economia ruota intorno a piccole e medie aziende a conduzione familiare e sulla fornitura di servizi professionali per i piccoli centri della Valle del Tronto e delle montagne circostanti.


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