Avena sativa
Avena sativa |
L'Avena sativa è una pianta della famiglia delle Graminacee.
Considerata un cereale minore, è conosciuta anche con il nome di biada.
Table of contents |
2 Importanza economica 3 Coltivazione 4 Disponibilità 5 Storia 6 Varietà |
Descrizione
Pianta erbacea annuale che raggiunge l'altezza di 1 metro.
L'inflorescenza dell'avena è una pannocchia i cui ultimi rami terminano in una spighetta portante a maturità due o tre frutti, quasi cilindrici, ravvolti da glume e glumelle, che rimangono generalmente anche dopo la trebbiatura e che sono ricche in principi nutritivi.
Il colore delle glumelle (lemma e palea) varia tra bianco, giallo, marrone o grigio.
Campo coltivato |
Sopporta climi rigidi e umidi, può essere coltivata fino a 1.500 m di altitudine; resistente anche agli inquinanti atmosferici e del suolo.
Viene coltivata nelle regioni temperate come foraggio.
Maggiori produttori mondiali: Russia, USA, Canada, Polonia, Germania. La produzione italiana è di circa 440.000 t.
Sul totale di produzione di avena, l'80% è costituito dall'avena comune, il restante 20% e' costituito da Avena byzantina, più adatta alle regioni meridionali.
Le varietà rosse sono colture tradizionali dell'Italia centro-meridionale e insulare.
Varietà coltivate:
L'avena si trova in commercio sotto forma di chicchi decortici, oppure sottoforma di fiocchi (ottenuti per cottura a vapore dei chicchi, che vengono successivamente schiacciati tra due rulli).
Italia
Superficie destinata ad avena in Italia (ha):
Rese unitarie (q/ha)
I dati considerano anche le varietà dette "rosse", che devono essere ascritte alla specie Avena byzantina, molto simile ad Avena sativa.DisponibilitÃ
I fiocchi d'avena, uniti ad altri cereali e frutta secca, vengono utilizzati per la preparazione di muesli.
Dalle cariossidi si ricava, per macinazione, una farina utilizzata nella panificazione ed altre farine alimentari, come il fior di farina diastasata, la crema di avenaStoria
Già 3000 anni fa era nota ai cinesi; in seguito fu utilizzata anche da altre popolazioni, fra cui i latini.
Probabilmente l'avena comune deriva dalla forma selvatica Avena fatua, un'infestante dell'avena coltivata.
La sua capacità di adattamento a climi poco favorevoli, la rese il cereale più diffuso nel nord Europa (XIX secolo).
Gli stadi dell'addomesticamento consistettero nella selezione di piante con pannocchie non disarticolate e cariossidi grandi in grado di rimanere sulla pianta fino al momento della trebbiatura.VarietÃ
Novella Antonia
Argentina (Avena bizantina)
Lidia
Ombrone (Avena bizantina)