Azienda
Prima di poter parlare di
azienda occorre chiarire che, diversamente dall'uso che se ne fa nella pratica, tale vocabolo non è sinonimo di impresa.
In seguito a determinati bisogni, e per perseguire quindi un certo fine, le persone tendono ad aggregarsi nei modi più vari: dalla famiglia alla religione, dallo Stato alla comunità.
Quando queste aggregazioni assumono un carattere stabile perchè durature nel tempo e assoggettate a precise regole, si parla di istituti o forme di aggregazione istituzionali.
Gli istituti caratterizzati da una rilevante attività economica sono:
- le famiglie
- le imprese
- le Pubbliche Amministrazioni
Per azienda si intende dunque l'ordine economico con cui si sviluppano le attività economiche degli istituti.
Le aziende vengono classificate secondo molti criteri, tra cui:
- in relazione alle attività economiche
- in relazione al fine
- in relazione al soggetto economico
- in relazione al soggetto giuridico
- in relazione alle dimensioni
Suddivisione secondo l'attività economica
Esistono tre categorie:
- erogazione: fanno parte di questa categoria tutte le aziende come la famiglia, le associazioni private e parte della Pubblica Amministrazione, che erogano e consumano beni e servizi
- produzione: comprende tutte le aziende che acquisiscono e producono beni e servizi (per definizione, si tratta delle imprese)
- composte pubbliche: raggruppa gli appartenti alle precedenti due classi, come ad esempio lo Stato, la Regione, la Provincia, il Comune, la ASL.
Suddivisione in relazione al fine
Se per fine si intende la creazione, l'accrescimento e la distribuzione di valore, allora è possibile delineare cinque diverse tipologie di azienda:
- familiare: persegue il suo scopo tramite valori non economici (come l'assistenza reciproca, i sentimenti, ecc.) ed economici (consumi, investimenti e risparmio). Tipicamente è un'azienda di consumo in cui il risparmio è formato dalla differenza tra redditi di lavoro e capitale da una parte, e consumi e investimenti dall'altra; se le uscite superano gli introiti si accede al finanziamento di terzo. Non va confusa con l'impresa familiare, cioè l'istituzione economica che impiega membri della stessa famiglia e che è volta a produrre reddito.
- pubblica: si occupa in primo luogo di soddisfare i bisogni pubblici, inoltre crea, accresce e distribuisce valore non solo in relazione alla collettività ; ma coinvolgendo anche altri soggetti (stakeholders) quali fornitori, dirigenti, dipendenti pubblici, clienti, concorrenti, ecc. In Italia, recentemente, si è assistito alla privatizzazione di molte aziende pubbliche (tra le altre: Telecom, Ina, Comit, Credito Italiano).
- di produzione (o imprese): hanno come fine diretto (principale) la produzione e distribuzione di ricchezza e come fine indiretto (secondario) il soddisfacimento dei bisogni umani. Si chiamano imprese perchè operano in un'economia di mercato e sono soggette al rischio del capitale investito. A seconda del settore in cui operano, possono essere ulteriormente classificate in: del primario (agricole, minerarie), del secondario (industriali, edili), del terziario (commerciali, mercantili, bancarie, assicurative, di servizi), del terziario avanzato (informatiche, di consulenza).
- no profit: si tratta di aziende che non hanno fini di lucro e che vengono costituite con un atto pubblico. È tuttavia lecito che svolgano una qualche attività commerciale inerente all'oggetto sociale purchè essa sia solo marginale. Un discorso particolare vale per le ONLUS (Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale) che devono operare in almeno uno dei seguenti settori: assistenza sociale e socio-sanitaria, assistenza sociale, assistenza sanitaria, beneficienza, istruzione, formazione, sport dilettantistico, tutela e promozione dei beni storici e artistici, tutela dell'ambiente, promozione culturale ed artistica, tutela dei diritti civili, ricerca scientifica. Tali società devono essere iscritte all'anagrafe delle Onlus, presso la Direzione Regionale delle Imprese per avere diritto a particolari vantaggi fiscali (non sono soggette a tassazione).
- mutualistiche: comprendono cooperative, società di mutua assicurazione e consorzi di cooperative. La cooperative hanno uno scopo principalmente mutualistico che consiste nel fornire beni o servizi o lavoro direttamente ai soci, a condizioni più vantaggiose rispetto alle condizioni del mercato. Oltre ai soci normali è possibile che ci siano dei soci sovventori che perseguono fini di lucro. Lo scopo mutualistico assicura la ridistribuzione degli utili tra i soci e la devoluzione a scopi di utilità pubblica del patrimonio sociale, in caso dello scioglimento della società. Le attività che possono svolgere comprendono: consumo, produzione, lavoro agricolo, edilizio, trasporti, pesca, sociale. Per la loro costituzione è necessario un numero minimo di soci, che varia a seconda dell'attività da svolgere. Le società di mutua assicurazione sono cooperative che si occupano di attività assicurativa (ramo vita e ramo danni), sono a responsabilità limitata e il capitale sociale è costituito dai contributi versati dai soci, che servono anche come premi assicurativi.
Suddivisione in relazione al soggetto economico
Il soggetto economico è la persona o il gruppo di persone che di fatto ha o esercita il potere decisionale nell'azienda. La definizione di soggetto economico è stata estesa a tutti gli stakeholders.
I principali stakeholders, presenti in maniera differente nelle diverse tipologie di azienda sono:
- azionisti o soci di maggioranza
- manager o dirigenti
- lavoratori dipendenti e autonomi
- fornitori
- finanziatori e istituti di credito
- amministrazione finanziaria o Erario
- clienti
- concorrenti
Suddivisione in relazione al soggetto giuridico
Si distinguono due tipi di soggetti giuridici:
- l'imprenditore con la sua impresa individuale, in cui soggetto economico e soggetto giuridico coincidono
- le società in cui più due o più persone svolgono un'attività economica (e i due soggetti sono distinti). Alla base della società c'è sempre un contratto che sancisce: l'accordo tra due o più persone (fisiche o giuridiche) dette soci
- il conferimento di beni nella società da parte dei soci.
A queste classi corrispondono diverse definizioni di società:
- si ha l'impresa individuale quando il soggetto giuridico è una persona fisica che risponde coi proprio beni delle eventuali mancanze societarie. Tale impresa non gode quindi di autonomia patrimoniale: se viene dichiarata fallita, anche il suo imprenditore è fallito. Per quanto riguarda l'imposizione fiscale, il reddito dell'impresa è soggetto a IRAP (imposta regionale sulle attività produttive) e IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche). Esistono inoltre delle semplificazioni relative alla contabilità che l'Amministrazione Finanziaria concede: la contabilità semplificata (che consiste nei soli libri IVA). Sono concettualmente simili all'impresa individuale quella familiare (formata al 51% dal capofamiglia e al 49% dai suoi familiari) e quella coniugale (formata solo da marito e moglie).
- la società di persone è caratterizzata da una autonomia patrimoniale imperfetta, in cui cioè il patrimonio della società non è perfettamente distinto da quello dei soci, per cui i creditori possono rivalersi (se il patrimonio societario è insufficiente) anche sui beni del socio (solitamente non vale il viceversa). Si può avere una società semplice nel caso in cui non sia necessario svolgere una attività commerciale, ma si abbia la necessità di gestire una attività (agricola o professionale, come ad esempio uno studio associato); una società in nome collettivo in cui tutti i soci sono responsabili in egual parte e con tutto il loro patrimonio della obbligazioni della società; o una società in accomandita semplice in cui i soci accomandatari rispondono come nella s.n.c. e i soci accomandanti rispondono limitatamente al capitale conferito. In tutti e tre i casi non si ha l'obbligo di versare un capitale sociale minimo, ma è necessario avere una tto costitutivo e redigere un bilancio d'esercizio (che può non essere depositato al registro delle imprese).
- le società di capitali sono dei soggetti giuridici totalmente autonomi che godono di autonomia patrimoniale perfetta (il loro patrimonio è distinto da quello dei soci). Le forme riconosciute sono: società a responsabilità limitata, società per azioni e società in accomandita per azioni. Nelle ultime, il socio accomandatario (amministratore) risponde illimitatamente col suo patrimonio delle obbligazioni sociali se il patrimonio della società non è sufficiente. Le società di capitali hanno l'obbligo di versare un capitale sociale minimo e di approvare il bilancio annuale che va depositato presso il Registro delle Imprese.
- tra le altre forme possibili si trovano le associazioni temporanee di impresa, i consorzi e il GEIE (Gruppo Europeo di Interesse Economico).
Suddivisione per dimensione
Questo tipo di suddivisione necessita di un discorso particolare. Infatti, mentre è pressocchè immediato stabilire quali possono essere le classi, non è così semplice trovare un criterio uniforme di assegnazione.
Le tre classi sono:
Tra i molteplici criteri si può citare:
- fatturato (che ha un senso solo confrontando società appartenenti allo stesso settore)
- numero di dipendenti
- valore aggiunto