Chirone
Chirone era un centauro, figura della mitologia greca, metà uomo e meta cavallo.
Contrariamente alla normalità dei centauri, Chirone era dotato di grande bontà e profonda saggezza, amico di dei e di uomini.
Insegnava la musica e la medicina, alcune versioni leggendarie lo indicano come il re dei centauri.
Gli viene affidata l'educazione di molti eroi, come Asclepio, Giasone e Achille. Una tradizione più tarda lo indica come figlio di Crono, nato dall'unione con Filira, mentre si era trasformato in cavallo per non essere sorpreso da Rea. In tal caso sarebbe fratellastro di Zeus, ma i miti più antichi non precisano le sue origini divine, sebbene la sua immortalità non fosse contestata.
Eracle fu causa involontaria della sua fine, nella sua terza fatica. Durante la cattura del cinghiale di Erimanto, l'eroe fece visita al centauro Folo. Eracle gli chiese del vino e Folo fu costretto ad aprire la giara comune a tutti i centauri. I compagni di Folo, sentendo l'odore del vino, si adirarono e li assalirono entrambi.
Eracle resistette al loro assalto e ne uccise alcuni, gli altri si rifugiarono nella grotta del loro re, Chirone. Egli uscì per vedere cosa stesse succedendo, in quel momento Eracle scoccò una freccia che mancò il bersaglio, colpendo Chirone ad un ginocchio. In preda ad una atroce sofferenza, tornò barcollando nella sua grotta. Eracle si precipitò in suo aiuto, ma né lui, né le capacità mediche di Chirone stesso, riuscirono a salvarlo, in quanto la freccia era bagnata col sangue dell'idra di Lerna e la ferita avvelenata non avrebbe potuto mai guarire.
Poiché immortale, Chirone sarebbe stato costretto a soffrire per l'eternità , ma Zeus autorizzò Prometeo, nato mortale, a sostituire Chirone nell'immortalità , permettendo al centauro di porre fine alle sue sofferenze.