Dualismo
Il dualismo sostiene che esistano due sostanze fondamentali che siano ontologicamente separati. Cioè esistono due universi separati, che non possono interagire causalmente l'uno con l'altro.Nella filosofia della mente il dualismo pone il problema mente-corpo: se mente e corpo sono completamente separati e non possono interagire, come possiamo spiegare la gran moltitudine dei fenomeni di cui abbiamo esperienza nella vita di tutti i giorni?
Esempi:
- Se il mio corpo si ferisce, è la mente a sentire il dolore
- La mia volontà muove il mio corpo
- La mente sembra essere cosciente del corpo e tramite esso percepisce oggetti nel mondo
- La mente dipende dalla situazione del corpo:
- Nel sonno, sogna
- Tramite droghe o malattie, hallucina
- Si può influenzare la mente, influenzando il corpo (vertigini, alcool, etc.).
Dualismo Cartesiano
Nonostante ciò anche nell'esperienza quotidiana si vede una grande differenza tra fenomeni fisici e fenomeni psichici, ad esempio l'intenzionalità o la differenza tra leggi causali e leggi associative.Il dualismo fu introdotto nella storia delle filosofia moderna da Cartesio, ma effettivamente è un concetto molto più antico, già infatti corrente nelle opere di Platone. Il problema mente-corpo come viene considerato oggi, viene però ricondotto alla formulazione di Cartesio.
Uno degli argomenti addotti da Cartesio é che se posso immaginare un sistema meccanico (usando solo materia e movimento) per descrivere il funzionamento di un fenomeno, con ciò ho anche dato una spiegazione meccanica ed il fenomeno può (e dovrebbe) essere studiato nella meccanica (effettivamente ad un livello fondamentale della fisica). Solo due fenomeni, secondo Cartesio, sfuggivano alla potenza della meccanica: la mente ed il linguaggio. Perciò per questi due fenomeni si doveva supporre una spiegazione al di fuori dal dominio della meccanica e quindi in un dominio ontologicamente separato dalla materia. Cartesio chiamava la materia, riferendo alla sua proprietà piú elementare res extensa e di consequenza la mente res cogitans. Queste erano le due sostanza ontologicamente separate tra di cui non poteva esserci influenza causale.
Ovviamente queste rendeva impossibile spiegare le domanda poste nelle lista sopra. Alla fine della sua vita Cartesio in un certo senso ritratto alcuni aspetti delle sua teoria nello scritto le passioni dell'anima. Qui sostenna che mente (o anima) e corpo non siano separati come capitano e nave, ma che siano intimamente legati e adirittura mischiati. Ci sarebbe un punto privilegiato dove mente e corpo interagiscono: la ghiandola pineale. Attraverso il nostro corpo, attraverso i nostri nervi correrebbero certi "spiriti animali" che funzionano da messaggeri per i nostri sensi, mediando l'interazione mente-corpo. In effetti con questa mossa, Cartesio cambiò posizione, diventando a tutti gli effetti interazionista.
Dualismo oggi
Al giorno d'oggi il dualismo pone ancora molti problemi. Molte proprietà della mente non sembrano essere spiegabili in termini neurologici, quindi si deve ancora supporre, come faceva Cartesio, che la mente necessiti di un trattamento speciale. Anche se nelle scienze cognitive pochi credono ad un dualismo radicale come quello originario di Cartesio, si riconosce che il problema mente-corpo sia un problema serio, esemplificato da fenomeni quali l'intenzionalità e le difficolta incontrate nell'intelligenza artificiale. Di consequenza si sono sviluppate molte posizioni nella filosofia della mente per risolvere questo problema, spesso di carattere riduzionista.
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