Il sognatore

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Autobiografia. Con questo termine si indica la storia di un personaggio narrata in prima persona dallo stesso, non solo perché scritta in prima persona, ma soprattutto perché chi la scrive, la racconta � la stessa persona che l'ha vissuta.

E questo � Il sognatore: l'autobiografia di un giovane disegnatore di fumetti, che inizia a lavorare nel nascente mercato americano. E così diveniamo partecipi dei suoi primi lavori per piccoli studi creativi, che, per ovviare alle alte richieste dei quotidiani, assumevano giovani con buona mano, voglia di lavorare anche fino a tarda ora e soprattutto molte idee.

In quei pinieristici tempi, infatti, i fumetti erano pubblicati nel formato di strisce quotidiane sui giornali a grande distribuzione nazionale ed erano rivolti soprattutto al vasto pubblico dei lettori di quotidiani, che ogni giorno affollavano le pi� importanti metropoli americane. Alla domenica, poi, venivano pubblicate le così dette tavole domenicali: storie a puntate che era possibile leggere solo un giorno alla settimana. E' in questo formato, ad esempio, che � stato pubblicato il Flash Gordon di Alex Raymond.

Era pertanto necessario trovare personaggi che funzionassero e artisti in grado di produrre ad un buon ritmo per rispondere alle pressanti richieste degli editori. Gli studi artistici, quindi, erano un naturale punto di riferimento per chi volesse entrare nel nascente mondo dei comics: e in questo mondo si trovò a lavorare il giovane Will Eisner; e in questo mondo conobbe altri grandi del fumetto, come Bob Kane, Jerry Iger, Harry Donenfeld, Jack Liebowitz, Jack Kirby e altri ancora.

Il sognatore, alla fine, non � solo una autobiografia romanzata, ma anche una biografia del fumetto e delle sue origini.

Link esterno:

La rete ha una interessantissima e imperdibile risorsa su quest'opera. The Annotated Dreamer �, semplicemente, il modo migliore per scoprire le chicche e le apparizioni nascoste all'interno de Il sognatore.